Conte in conferenza: "Serve stare zitti e pedalare. Il Covid ci sta massacrando da più di un anno"

Conte in conferenza: "Serve stare zitti e pedalare. Il Covid ci sta massacrando da più di un anno"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 2 aprile 2021, 14:06News
di Luca Chiarini

Riposta in archivio la sosta per le nazionali, per l'Inter è tempo di rigettarsi nel campionato: nel rush finale i nerazzurri cercheranno di consolidare il primato, respingendo gli assalti delle inseguitrici per riportare a Milano lo Scudetto dopo più di dieci anni. Alla vigilia del match contro il Bologna, in programma domani sera al Dall'Ara, Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa ad Appiano Gentile. Di seguito tutte le sue dichiarazioni, raccolte da TUTTOmercatoWEB.com.

Salve mister, si torna in campo dopo 20 giorni. Ora vi aspettano tre gare in 9 giorni: come ci si prepara?
"Sarà importante iniziare bene con la prima partita in programma, servirà molta attenzione contro un'ottima squadra come il Bologna, guidata da un bravissimo allenatore che propone un calcio aggressivo. Siamo rientrati e in poco tempo stiamo preparando la partita nel miglior modo possibile".

Quale messaggio intende lanciare alla squadra a questo punto della stagione?
"Il messaggio migliore è quello di cercare di riprendere da dove ci eravamo lasciati, anche se dopo le nazionali non è mai semplice. Sanno i ragazzi che non c'è molto tempo".

Qual è l'errore che non bisognerà commettere?
"Parlare a sproposito, adesso serve stare zitti e pedalare".

Che messaggio vuole invece dare dopo un anno di convivenza con il Covid, anche per il mondo del calcio?
"Difficile fare delle considerazioni, col senno del poi si poteva certo far meglio. Il Covid ci sta massacrando ormai da più di un anno, il mondo del calcio ha deciso di conviverci, così come facciamo tutti nella vita quotidiana. Speriamo si risolva presto tutto con la somministrazione dei vaccini".

Turnover o continuità anche con i match ravvicinati?
"Provo a sfruttare la rosa al meglio, qualche volta le mie scelte premiano, altre volte meno. Sfrutto comunque tutti, sono tutti pronti a fare il loro dovere quando e se chiamati in causa".

La squadra ha registrato una crescita esponenziale: come ci è riuscito anche guardando l'attuale classifica?
"Si cerca di dare stabilità e continuità. Siamo stati bravi con questo filotto di vittorie, ma adesso non bisogna fermarsi, anche perché il Bologna proverà a farlo con tutte le proprie forze. Lavoriamo però dall'anno scorso per migliorarci anche in questo tipo di gare, lavorando sui difetti e sui nostri pregi".

Avete il destino nelle vostre mani: che tipo di pressione c'è?
"Quella che ci deve essere in una squadra come l'Inter, in una di quelle che nella storia è abituata a gestire la pressione sempre nella giusta maniera. Tanti di noi si trovano in questa situazione per la prima volta, ma pensiamo solo a noi stessi e a fare del nostro meglio fino alla fine del torneo".

Come stanno i negativizzati Handanovic, de Vrij e Vecino?
"Samir è rientrato già da un po' e ha avuto tempo per lavorare, Matias è tornato anche lui da tre giorni ad allenarsi con noi ed è in buona condizione, Stefan ha svolto il primo allenamento ieri e qualche strascico inevitabilmente potrà averlo. Stiamo cercando di tenerli tutti in condizione, ci auguriamo di avere quanto prima anche D'Ambrosio. Abbiamo bisogno di tutti".

Come ha ritrovato Sensi, in gol con la Nazionale?
"Sono molto contento per Stefano, soprattutto a livello mentale sbloccarsi è stato importante. Ripeto: abbiamo bisogno di tutti, perciò è certamente una notizia positiva".