L'Interista

Imprescindibile, la rottura e la pace con Lautaro, il ritorno da protagonista e i dubbi sul futuro: l'anno di Hakan Calhanoglu

Imprescindibile, la rottura e la pace con Lautaro, il ritorno da protagonista e i dubbi sul futuro: l'anno di Hakan CalhanogluTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 19:00News
di Pietro Morabito

Il 2025 sta per volgere al termine. Tra i protagonisti, nel bene e nel male dell'anno interista, c'è ancora una volta Hakan Calhanoglu. Il turco sta giocando la sua quinta stagione con la maglia dell'Inter, avventura iniziata nell'estate 2021 dopo il contratto scaduto e non rinnovato con i cugini rossoneri. Dopo il malore, per poco non sfociato in tragedia, che ha colpito Christian Eriksen durante quel Danimarca-Finlandia agli Europei del 2021, l'Inter ha deciso di sfruttare l'occasione e di ingaggiare proprio l'ex Bayer Leverkusen a parametro zero per sostituire lo stesso Eriksen, a cui quello sfortunato episodio ha precluso la possibilità di continuare a giocare in Italia. Il resto, come si suol dire, è storia.

Perché Simone Inzaghi ha da subito messo Calhanoglu al centro della sua Inter, rendendolo uno degli imprescindibili. E i risultati gli hanno dato ragione: nelle ultime annate vincenti, in Italia e per due volte quasi anche in Europa, il marchio del turco è sempre stato indelebile, compreso nel 2025, seppur chiuso con il numero zero alla voce trofei. 11 gol e 9 assist sono il bottino di Calha nella scorsa stagione fra tutte le competizioni. Il suo nome è apparso nel tabellino anche nelle sfide più importanti e memorabili, come nel 4-3 al Barcellona o con l'assist per Pavard contro il Bayern Monaco. 

La (quasi) rottura e il battibecco con Lautaro

L'addio di Simone Inzaghi post finale di Champions League ha scosso tutto l'ambiente, con l'Inter che si è presentata al Mondiale per Club con un nuovo allenatore, l'esordiente Cristian Chivu, ma con una condizione mentale evidentemente non ottimale. In America, peraltro, Calhanoglu non ha fatto parte del gruppo per uno strappo muscolare. Eppure lo strappo maggiore è sembrato esserci con lo spogliatoio. Non a caso, dopo l'eliminazione contro il Fluminense, capitan Lautaro si è presentato ai microfoni, manifestando tutto il suo dissenso: "Chi non vuole più stare qui, è giusto che se ne vada. Io do tutto per questa maglia e pretendo lo stesso da chi mi sta accanto. Il mio messaggio è chiaro. Non faccio nomi, m aho visto tante cose che non mi sono piaciute". Parole dure che avevano, su tutti, un bersaglio ben preciso: proprio Calhanoglu, come spiegato dallo stesso Presidente dell'Inter Beppe Marotta.

Accuse pesanti che hanno portato qualche ora più tardi alla risposta pubblicata sui social, in cui il turco dichiara: "Non ho mai tradito questa maglia. Non ho mai detto di non essere felice all'Inter", aggiungendo anche che le parole di Lautaro "non uniscono, ma dividono". Un chiaro segnale di quanto la rottura tra Calhanoglu e l'Inter sembrava ormai insanabile. E le voci del suo possibile trasferimento in Turchia al Galatasaray non hanno fatto altro che aggiungere ulteriore benzina sul fuoco.

Il chiarimento ed il ritorno da titolare con Chivu

Pochi giorni dopo il centrocampista spegnerà lui stesso tutte le voci sul possibile addio, dichiarando al ritorno ad Appiano Gentile: "Sono un giocatore dell'Inter, voglio continuare qui". E puntualmente arriva anche il chiarimento con il comapgno di squadra, testimoniato da uno scatto pubblicato sui social da Lautaro, a simboleggiare una pace fatta.

Intanto in molti già vedevano un Calhanoglu pronto ad accomodarsi in panchina per lasciar spazio ad un Sucic arrivato dalla Dinamo Zagabria con tanto entusiasmo. A maggior ragione dopo l'ottima prestazione del croato nel roboante 5-0 con cui l'Inter spazza via il Torino nella prima giornata del nuovo campionato: Calhanoglu assente per squalifica, rientrato da titolare una settimana più tardi, con una prestazione sottotono, nella sconfitta interna con l'Udinese. Poi la sosta, e la gara con la Juventus al rientro: un esame che questa volta Calha non sbaglia, segnando una grande doppietta che non basta comunque ai nerazzurri per evitare la sconfitta con beffa all'ultimo secondo. Una dimostrazione, comunque, che il giocatore abbia ancora tanto da dare, certificata con i due assist a Thuram pochi giorni più tardi nella vittoria in Champions in casa dell'Ajax. Insomma, con la prima parte di stagione ormai in archivio, il verdetto è che Calhanoglu è ancora il titolare inamovibile dell'Inter in mezzo al campo, con risultati fin qui eccellenti: 7 gol, di cui 5 in campionato, e 3 assist all'attivo.

E il futuro?

Nonostante ciò, la permanenza a Milano al termine della stagione non sembra essere così certa. Almeno a giudicare dalle tante voci di mercato che lo vedrebbero in patria il prossimo anno, lì dove Hakan non ha mai giocato in nessun club, e proprio per questo desideroso un giorno di tornare in pianta stabile. Il contratto con l'Inter scade nel 2027, a febbraio avrà 32 anni. Intanto c'è una stagione ancora tutta da giocare, come sempre da protagonista. Per parlare di futuro, poi, ci sarà tempo.