Promossi e bocciati del mercato estivo: certezza Akanji, giudizio sospeso su Diouf

La sessione estiva di mercato dell'Inter si è chiusa con il grande colpo a sorpresa: Manuel Akanji è stato l'acquisto che non ti aspetti, arrivato quasi come un fulmine a ciel sereno con la conseguente partenza di Benjamin Pavard, in direzione Marsiglia. Per rendimento offerto il centrale svizzero è stato fino a questo momento il migliore degli innesti: il suo adattamento alla nuova realtà e stato immediato, la titolarità nelle gerarchie di Chivu indiscutibile. É arrivato con la formula del prestito oneroso dal Manchester City e il suo riscatto a fine stagione per una cifra già prefissata (15 mln) pare poco più di una formalità.

Ma come stanno andando gli altri volti nuovi? Due dei più convincenti sono sicuramente in attacco: Bonny e Pio Esposito hanno portato energie fresche in un reparto offensivo fino allo scorso anno totalmente dipendente dalla vena di Thuram e Lautaro Martinez, tanto da alimentare qualche rimpianto per la fiducia evidentemente mal riposta in elementi come Taremi, Arnautovic e Correa incapaci di ritagliarsi un ruolo da valide alternative nella scorsa annata chiusa senza titoli in bacheca. 

Sucic si è preso i riflettori nell'esordio accecante in campionato col Torino, salvo poi regredire nelle prestazioni e al momento non può essere considerato un punto fermo della mediana pur mostrando di avere numeri da giocatore vero.

Luis Henrique e Diouf sono quelli che fin qui hanno faticato di più: l'ex Marsiglia probabilmente paga anche la difficile collocazione tattica in un modulo diverso da quello di De Zerbi che non pare esaltare le sue caratteristiche: nelle sei presenze consecutive dal primo minuto dopo l'infortunio di Dumfries non è ancora riuscito a convincere a pieno.

Per il francese il giudizio resta sospeso: si è visto troppo poco, praticamente mai fino a un mese fa, però alcuni segnali sono arrivati: il potenziale c'è, resta da capire come sfruttarlo al meglio.