San Sebastian, Lisbona, Lecce: così Inzaghi ha convinto le "riserve". E Madrid fa meno paura

San Sebastian, Lisbona, Lecce: così Inzaghi ha convinto le "riserve". E Madrid fa meno pauraTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 26 febbraio 2024, 00:45I fatti del giorno
di Daniele Najjar

"Madrid sarà un'altra cosa": questo il titolo del  rinomato quotidiano spagnolo "As" il giorno dopo di Inter-Atletico Madrid 1 a 0 dello scorso martedì. Ecco, magari sarà così, ma l'Inter di Lecce ha ribadito un concetto: che lontano da Milano, si sente perfettamente... a casa. Con o senza i titolarissimi, ora, ma a questo ci è arrivata con il tempo.

Partiamo dai numeri. 13 partite in campionato, 3 in Champions e se vogliamo aggiungiamoci pure le 2 di Supercoppa giocate in Arabia Saudita: fanno 18 match ufficiali giocati quest'anno fuori dal "Meazza", senza rimediare alcuna sconfitta. Un'enormità, considerando la particolarità di alcune serate vissute. Tre in particolare vale la pena di ricordare stasera.

Dalla tremenda notte di San Sebastian al primo tempo da incubo di Lisbona

Quell'1 a 1 di San Sebastian a settembre, quando Inzaghi contro la Real Sociedad optò - come a Lecce - per un turnover massiccio, confidando su quella profondità della rosa tanto conclamata da stampa ed opinionisti. Fu tremenda, quella notte iberica, ma Lautaro Martinez - chi se non lui, che ieri ha ammesso di ambire al prestigioso record di Higuain e Immobile - mise la zampata vincente permettendo di tornare in Italia comunque indenni, grazie all'unico tiro in porta dei suoi.

Ma c'è anche Lisbona: il Benfica fece il bello ed il cattivo tempo lo scorso novembre, contro una squadra a dir poco rimaneggiata. L'allenatore di Piacenza in spogliatoio raccontò di aver detto, più o meno così: sarebbe facile per me ora fare 5 cambi, ma mi dovete dimostrare che siete anche voi, presunte riserve, giocatori da Inter. Furono di Arnautovic, Frattesi e Sanchez le tre reti che ribaltarono una sconfitta ormai annunciata: tre riserve, appunto, se così si possono chiamare.

Lecce, ma sullo sfondo c'è Madrid

Arriviamo alla terza, quella di Lecce. Sette cambi fra i titolari. E' il terzo passo nel processo di convincimento di Inzaghi alle cosiddette riserve. Mi devo poter fidare anche di voi, sembra dire il tecnico. La caratura dell'avversario era differente, certo, ma la cattiveria agonistica messa in campo dai salentini poteva facilmente far vacillare giocatori che avevano avuto meno spazio in stagione e che sentivano ancora di avere qualcosa da dimostrare. Con calma l'Inter ha contenuto le sfuriate giallorosse, sopportato il fastidiosissimo pressing alto di D'Aversa, aspettato il primo gol, per poi scatenare in 20 minuti della ripresa una determinazione che ha congelato la decima vittoria consecutiva di questo 2024. 

Dal 1947 non vinceva 3 trasferte di fila facendo 4 gol e mai, nella sua storia, la Beneamata era andata in gol per 20 trasferte consecutive. Il 21 maggio 2023 è la data dell'ultima sconfitta fuori casa in campionato (3 a 1 subito a Napoli). E se escludessimo la finale di Champions, varrebbe anche per le coppe. 

Qui torniamo all'Atletico Madrid e spostiamo i riflettori nuovamente sull'allenatore seduto in panchina. Un gol di vantaggio in Champions League non è nulla. Oggi però è doveroso dire che Inzaghi non sta sbagliando più un colpo e sta riuscendo a fare quello che solo in parte gli è capitato di indovinare nelle scorse annate. Il turnover funziona, ora. Il suddetto gol di vantaggio con i Colchoneros porta la firma di un attaccante entrato dalle retrovie. L'ampiezza della rosa in certi ruoli è valorizzata dalla sua capacità di tenere tutti sul pezzo: lo dimostra la voglia con la quale entrano i vari Sanchez, Arnautovic, Frattesi, Bisseck, Asllani. Non solo la voglia: oggi questi giocatori incidono. Si sentono coinvolti in un'Inter che vuole vincere ed hanno voglia di mettere anche la loro firma. 

Che dire? Fa ben sperare i tifosi nerazzurri, sia per la corsa alla seconda stella che per le notti europee. Dove ci sarà probabilmente da soffrire, a partire da Madrid. Sarà tutta un'altra storia, avvertono in Spagna, ma anche questa Inter è tutta un'altra storia.