Nuovi guai per Zhang: dovrà versare 320mln a China Construction Bank

Dopo le notizie di ieri riguardo al probabile cambio d'opinione del fondo Oaktree, che non sarebbe più così convinto di rifinanziare e riscadenziare il prestito, con l'idea di tenersi l'Inter (con Marotta) e provare in seguito a cederla, arrivano altre brutte notizie per Steven Zhang. Nella giornata di venerdì, infatti, è arrivata la sentenza del processo che si è tenuto alla Corte d'Appello di Milano, dopo che China Construction Bank aveva citato in giudizio il patron dell'Inter. Il casus belli deriva da un prestito di 255mln di dollari, 320mln con gli interessi, non restituiti da Zhang al soggetto finanziario asiatico.

CCB aveva avviato una prima causa per invitare l'Inter a garantire uno stipendio a Steven Zhang come presidente e poi, non ottenendo soddisfazione, si è spostata sul reintegro del debito. I giudici italiani hanno dato ragione all'istituto di credito e hanno condannato il presidente nerazzurro a pagare la somma sin qui elusa: per farlo, potrebbero anche essere aggrediti i beni italiani di Steven Zhang. Tra i beni aggredibili non rientra l'Inter che, come conferma Repubblica, è totalmente estranea alla vicenda. Le quote dei nerazzurri, già in pegno ad Oaktree, non potranno essere tra gli assetti coinvolti in un'eventuale escussione del debito per inadempienza.