Da un anno all'altro: com'è cambiato Marcelo Brozovic

Da un anno all'altro: com'è cambiato Marcelo BrozovicTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 26 dicembre 2021, 12:30News
di Ada Cotugno

Il motore di questa nuova Inter disegnata da Simone Inzaghi si chiama Marcelo Brozovic. In questa stagione il croato ha preso per mano tutta la squadra, diventando uno degli uomini più importanti di questo progetto che si preannuncia già molto interessante. Ci ha messo poche partite per far capire il suo grande valore e lanciare un segnale a tutto il campionato: in Italia nessun regista riesce a star dietro ai suoi numeri impressionanti, segno di una crescita soprattutto mentale rispetto all'ultimo anno.

L'infallibile regista

Il suo è un ruolo delicato: l'Inter gira al suo passo e Brozovic non può permettersi di sbagliare nessuna mossa durante le partite. E per fortuna di Inzaghi il croato difficilmente stecca una nota. A centrocampo, diventato ormai il suo regno, batte il tempo come un tamburo a suon di passaggi intelligenti e sempre riusciti con l’impressionate precisione del 93%, una delle più alte di tutto il campionato. Il gol in Serie A non è ancora arrivato ma questo poco importa, perché Brozovic gira su numeri da capogiro: il croato crea almeno una grande opportunità da rete per ogni partita, non sbaglia una lettura nella propria metà campo e sfugge sempre al pressing degli avversari che cercano inutilmente di fermare il suo gioco per intrappolare l'Inter.

Una crescita esponenziale

E pensare che nei primi suoi anni in Italia nessuno si sarebbe aspettato un rendimento così. Brozovic è arrivato nel nostro campionato nel gennaio del 2015 e ha vissuto stagioni altalenanti. Troppi alti e bassi per essere davvero al centro del progetto, ma nonostante tutto non ha mai smesso di crescere nelle prestazioni dimostrando presto tutto il suo talento. Con Conte è diventato un punto fisso del centrocampo, diventando un top nel suo ruolo nel giro di pochissimo tempo. Con Inzaghi invece ha trovato la consacrazione, diventando la conferma più bella che l'Inter si porta dietro dall'anno dello Scudetto.