Marotta pronto a blindare Dzeko. E sul mercato in entrata resta possibilista

Marotta pronto a blindare Dzeko. E sul mercato in entrata resta possibilistaTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 15 novembre 2022, 00:45I fatti del giorno
di Alessandra Stefanelli

Con la chiusura della prima parte del campionato arriva un primo bilancio sulla stagione dell’Inter. Lo ha tracciato l’amministratore delegato Giuseppe Marotta, intervistato da Radio Rai (qui l'intervento completo). Tanti gli argomenti affrontati, a cominciare inevitabilmente dal percorso fatto fin qui in Serie A anche alla luce della vittoria sull’Atalanta: “Da ieri non è cambiato nulla di importante, se non la consapevolezza di poter essere protagonisti fino in fondo in questo campionato, che tutti hanno definito anomalo - ha esordito il dirigente -. Abbiamo avuto un approccio un po' strano, un handicap silenzioso del quale non capivamo le origini. Poi ci son stati dei correttivi in corso d'opera, anche se fa sensazione il fatto che fuori casa abbiamo un percorso e in casa ne abbiamo un altro. In evidenza ci sono soprattutto i diciotto gol subiti, che sono tanti rispetto ai ventidue totali. Questo è il dato che ci deve far riflettere di più, e al quale l'allenatore deve trovare rimedio: è un po' il compito delle vacanze".

Si passa poi a parlare del momento straordinario vissuto da Edin Dzeko, match winner anche a Bergamo: “Se finirà come con Perisic? Non credo perché Edin ha dimostrato di voler rimanere con noi. Sicuramente merita il rinnovo, perché è un grandissimo professionista. È una grandissima risorsa che tutte le società devono tenere in considerazione, e lo faremo anche noi. A tempo opportuno avvieremo i contatti: il nostro desiderio è quello, poi ovviamente ci deve essere anche una volontà esplicita da parte del calciatore".

Infine due battute anche su Romelu Lukaku, quest’anno praticamente mai a disposizione dell’Inter per via di un fastidioso infortunio alla coscia: "L'infortunio di Lukaku era imprevedibile, e condizionato dalla volontà di tornare in fretta in forma, motivato anche dall'imminenza del Mondiale. Fa parte del rischio d'impresa, quando si ha una rosa composta da venticinque elementi è normale che gli infortuni siano all'ordine del giorno. Io sono dell'avviso che non debba esserci uno stress competitivo come quello di questa stagione. L'auspicio è che Romelu torni il più in fretta possibile, dunque dal quattro gennaio. Le opportunità sul mercato bisogna coglierle, ma non credo ce siano che facciano al nostro caso: bisogna stare con gli occhi aperti, ma questo è un gruppo competitivo per quelli che sono i nostri obiettivi".