La serataccia di Sommer e Lautaro: il k.o. col Sassuolo passa anche... da un testacoda
Da un capo all'altro della 'spina dorsale' della squadra, la sconfitta dell'Inter con il Sassuolo si spiega anche con due prestazioni nettamente sottotono: quelle di Yann Sommer e Lautaro Martinez.
Lo svizzero è incappato nella prima vera serata no da quando è a Milano. Evidenti le sue responsabilità sul momentaneo pari dei neroverdi: il destro di Bajrami era tutt'altro che irresistibile, ma l'elvetico si è lasciato sfuggire un pallone all'apparenza gestibile, perdipiù sul suo palo. "Luci e ombre per l’ex Bayern - scriviamo nelle nostre pagelle -. Primo tempo movimentato, dalla sassata di Toljan annientata alla deviazione decisiva sul diagonale velenoso di Bajrami. Nella ripresa però buca la parata sul suo palo, così come resta a guardare sul mancino a giro di Berardi. In seguito tiene a galla l’Inter involandosi sul destro a giro di Laurienté".
Lo stakanov Lautaro, invece, paga la stanchezza accumulata in queste ultime partite. Il Toro si è reso pericoloso in una sola occasione, allo scadere, e non ha combinato con profitto con Thuram. L'argentino non è riuscito "a graffiare il match", come scriviamo nel giudizio a lui dedicato: avrebbe bisogno forse di restare fermo un giro, ma l'impressione è che sia troppo imprescindibile perché Inzaghi scelga di rinunciarvi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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