Mourinho: "Mi sento più allenatore ora rispetto a dieci anni fa"
Ai microfoni di Esquire, Josè Mourinho ha parlato del suo periodo da allenatore della Roma e dei suoi progressi in carriera: "Mi sento migliorato, certo. Se un allenatore non migliora è perché ha perso la passione nel suo lavoro, in quello che fa e non è il mio caso. Il mio è un mestiere dove non conta l'età o la forma fisica, al contrario dei calciatori ma la volta di imparare e di migliorarsi. - ha affermato lo Special One - Tutte le partite che ho giocato e i trofei che ho vinto li ho messi da parte e li guarderò a fine carriera. Adesso penso solo alla prossima partita da giocare. Mi sento molto più allenatore ora rispetto a 10 o 20 anni fa".
L'ha sorpresa il mondo giallorosso?
"Assolutamente no. Ho lavorato in Italia per due anni e affrontato molte volte ma Roma e si capisce subito la passione che emana questo ambiente. I tifosi sono incredibili ed è una cosa bellissima".
La tecnologia ha migliorato il calcio?
"Io ho perso una semifinale di Champions League con un gol fantasma. Con la tecnologia invece di Liverpool-Milan ci sarebbe stato Chelsea-Milan. La tecnologia ci aiuta nell'analisi delle gare, nello scouting e in tantissimi altri aspetti del nostro lavoro. Però non bisogna confonderla con l'intelligenza perché niente può sostituire il know-how del cervello umano. Ma è sicuramente un mezzo prezioso e se non lo conosci rimani indietro".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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