O Lautaro, mio capitano: l'Inter prima di ogni cosa, anche della salute

O Lautaro, mio capitano: l'Inter prima di ogni cosa, anche della saluteTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 9 marzo 2023, 00:45I fatti del giorno
di Yvonne Alessandro

Non c'è altro da dire, Lautaro. Dal mea culpa di Bologna, con la consapevolezza di aver gettato al vento punti preziosi. Ai festeggiamenti non condivisi, ma riservati al suo compagno Denzel Dumfries, demotivato negli ultimi mesi e beccato per più di una cinquantina di minuti da San Siro. Per non parlare delle prestazioni a suon di gol che il 'Toro' sta rifillando partita dopo partita: 14 gol in 25 partite. Ormai è il beneamino dei tifosi, ha ricevuto anche l'investitura ufficiale di Javier Zanetti. E oggi, in diretta tv argentina, il bomber nerazzurro si è lasciato scappare un particolare non da poco riguardo la sua precaria condizione fisica pre Mondiale: "Mi sono fatto male col Viktoria Plzen in Champions ma non potevo lasciare il club, anche Lukaku e Correa erano infortunati. Non volevo abbandonare i compagni, ho fatto infiltrazioni e giocato col dolore".

Perché un capitano si vede nel momento del bisogno: sceglie di mettersi in prima linea e difendere a spada tratta i suoi compagni, anche quando hanno più di una giornata storta. E soprattutto un capitano vero non abbandona mai la nave, nemmeno se sta colando a picco. "L'attimo fuggente", famosissima pellicola di Peter Weir, insegna: un leader non chiede mai di esserlo. Lautaro non l'ha mai fatto: anche per questo merita la fascia da capitano.