ESCLUSIVA - Ruben Sosa: "Lautaro stia più vicino a Dzeko. Inter, prendi Facundo Torres: costerà il triplo"

ESCLUSIVA - Ruben Sosa: "Lautaro stia più vicino a Dzeko. Inter, prendi Facundo Torres: costerà il triplo"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
venerdì 8 ottobre 2021, 11:05Esclusive
di Daniele Najjar

L'Inter del futuro ("Facundo Torres è da prendere subito, fra un anno costerà il triplo"), l'Inter che fu ("La Pinetina era la mia casa") e qualche consiglio ai giocatori che oggi prendono il suo posto sul prato di San Siro alla ricerca del gol ("Dzeko e Lautaro giochino più vicini"). Ma sempre di Inter si parla: a Ruben Sosa la Beneamata è rimasta nel cuore.

La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva l'ex attaccante uruguaiano, che in nerazzurro ha vinto una coppa Uefa da protagonista nel 1994. 

Ruben, come stai?

"Molto bene, sono sempre qui a Montevideo in Uruguay con la mia famiglia, stiamo tutti bene. Continuo a lavorare con il Nacional soprattutto per aiutare i tanti giovani ed il club per cercarne di nuovi".

Riesci ancora a seguire l'Inter, come tifoso?

"L'Inter la seguo sempre quando non ho gli allenamenti. Ho amici che mi avvisano sempre quando stanno per giocare i nerazzurri, così corro a casa per vederli giocare. Anche quando non riesco a vederla, ho una mia amica, si chiama Letizia che è presidente dell'Inter club Ruben Sosa: ogni volta che la squadra di Inzaghi gioca mi arrivano i suoi messaggi. "Stiamo perdendo 1-0"; "Abbiamo pareggiato!", e via così! Sempre connesso all'Inter!".

L'Inter può confermarsi campione d'Italia?

"Quando giochi per l'Inter, devi sempre pensare di poter vincere. L'Inter poi anche quest'anno ha una squadra forte, attrezzata per vincere. E' sempre difficile, una volta che hai vinto lo Scudetto, ripetersi l'anno successivo. Però sono fiducioso, credo abbia tutto per lottare per continuare a vincere".

Sono partiti giocatori importanti in estate.

"Lukaku era un grande goleador, ma anche oggi l'Inter ha molti giocatori che mettono dentro il pallone e che hanno una qualità fantastica. Se ne è andato Romelu, ma c'è gente con grande qualità e soprattutto fame di vincere a Milano".

Il cammino in Champions è partito in salita: un punto in due partite.

"Le partite di Champions sono sempre difficili, più difficili di quelle che fai in campionato. Trovi squadre forti, che hanno vinto nei loro paesi. Ma credo che l'Inter passerà il turno e poi si vedrà dove potrà arrivare. Ora non è il momento di abbattersi, i nerazzurri devono continuare a provare a dominare il gioco come stanno facendo, a fare la partita: con due vittorie contro lo Sheriff cambia tutto".

Cosa ne pensi della coppia Lautaro-Dzeko?

"Lautaro sta giocando alla grande, è contento all'Inter. Fisicamente lo vedo molto bene, è forte in tutti i sensi. Dzeko è un uomo d'area, si intendono molto bene e stanno affinando i meccanismi. Una coppia molto temibile che mette apprensione a qualunque difesa".

Lautaro Martinez è una seconda punta che segna come un "9", un po' come lo era Ruben Sosa...

"Io ho giocato spesso con attaccanti piccoli al mio fianco. Prima Schillaci all'Inter, poi Riedle alla Lazio, che pure era molto bravo di testa. Mi adattavo ai compagni che avevo vicino e cercavo di migliorare il loro rendimento. Lautaro fa coppia con un attaccante alto e fisico, secondo me gli deve stare vicino, senza allontanarsi troppo. perché quando arrivano i palloni giusti con una giocata possono andare a segnare. Possono migliorare ancora se imparano a giocare più vicini".

Della tua esperienza all'Inter, cosa ti porterai sempre nel cuore?

"La Pinetina, la nostra casa. Sono tornato qualche anno fa ed era tutta rinnovata. Ma è stato come tornare a casa. Per un giocatore di calcio è molto importante, perché vuol dire essere felice di essere dove sei. E poi ci sono i tifosi. Quando urlavano il tuo nome che riecheggiava a San Siro era... divino".

Hai vissuto una situazione simile a quella attuale, con il passaggio fra due presidenti: da Pellegrini a Moratti. Complicato per un giocatore?

"E' complicato sì. Perché non conosci chi arriva a ti devi adattare. Io ho avuto fortuna perché ebbi a che fare con due grandi presidenti. Pellegrini era fanatico dell'Inter, nonché molto intelligente. Moratti arrivò con alle spalle la grande storia della sua famiglia, un nome che si faceva rispettare fin da subito".

L'Inter ha messo gli occhi sul giovane uruguaiano Facundo Torres. Che ne pensi di lui?

"Qua si sta mettendo in mostra, sta giocando molto bene. Ha fisico, è in grande forma, ha tecnica. E' ancora un ragazzo. Ma ti assicuro una cosa: se non lo compri ora, entro un anno ti costerà il triplo! Prima di salutarti, fammi dire una cosa ai miei tifosi".

Prego.

"Sono stato vicino a tornare poco tempo fa per un evento. Non vedo l'ora di tornare lì per salutarli di nuovo i tifosi dell'Inter sono fantastici":