ESCLUSIVA - Pasinato: "Inzaghi non ha gestito bene il gruppo: se Vidal è questo..."
Cosa succede all'Inter di Inzaghi e quanto i tifosi possono rimanere ottimisti, in vista del rush finale del campionato? Non facile a dirsi, visti i tanti stop delle ultime settimane e le difficoltà che alcuni giocatori stanno dimostrando.
Ne abbiamo parlato con Giancarlo Pasinato, ex esterno della Beneamata, campione d'Italia a Milano nella stagione 1979/80.
Giancarlo, cosa succede all'Inter nelle ultime settimane?
"Io la prendo così: siamo ancora lì e dopo tanto tempo ci vediamo un campionato combattuto. Ottimismo? Quello sì, senz'altro. Ora ci sono Fiorentina e Juventus, poi di quelle più forti le avrà già incontrate tutte. Almeno sulla carta, dunque, avrà avversarie più deboli e 'gestibili'".
Una delle difficoltà conclamate di questa squadra è quella di concretizzare le tante occasioni che crea.
"Gli attaccanti e le alternative ci sono. Ora Inzaghi ha anche a disposizione Caicedo. Probabilmente è un'annata che gira così, dove il pallone fa molta più fatica ad entrare. Mi ricorda la prima che ho vissuto io all'Inter, quella precedente alla vittoria dello scudetto, nella quale subimmo sei gol nei minuti finali in altrettante partite diverse. Senza quelle disattenzioni avremmo vinto il campionato. Sono stagioni così, anche se in questa per larghi tratti ci è girata più che bene".
Al centro del mirino è finito anche Inzaghi: che ne pensi della sua gestione?
"Sappiamo come si ragiona nel calcio e come si ragiona in Italia. Bisogna accettare queste cose e farsele scivolare addosso. Bisogna anche dire una cosa: se prima dell'inizio del campionato ci avessero detto che a 10 giornate dalla fine saremmo stati stabilmente entro le prime quattro, probabilmente avremmo messo la firma, perché le premesse per questa stagione non erano buone. Non bisogna quindi dimenticarsi quanto di buono fatto fino ad ora".
Complice anche un calendario che ha messo a dura prova l'Inter?
"Sicuramente il calendario non ha aiutato. Ma il vero problema è stato il derby contro il Milan: quella rimonta firmata Giroud non ci ha tolto solo tre punti, ma sei, perché a livello di morale ha pesato molto nelle partite successive, a mio parere".
Questa squadra si è forse scoperta meno solida e più fragile di quanto non si pensasse, dopo il derby?
"Fragile non credo, forse Inzaghi avrebbe dovuto gestire un po' meglio il gruppo coinvolgendo da prima certi giocatori, che sono rimasti ai margini e che oggi farebbero comodo, vedi Vecino e Gagliardini. Fargli giocare 10-15 minuti di continuo non serve a molto. Vidal per esempio non ha dato quella spinta che ci si poteva aspettare, pur avendo giocato bene contro il Liverpool. Al suo posto magari potevano giocare di più altri che oggi sono quasi corpi estranei al gruppo".
Per il finale di stagione chi ti preoccupa di più delle avversarie?
"Sarà una lotta aperta. Dico solo che sono convinto che la Juventus passerà il turno di Champions e lo spero, da interista: andando avanti e incontrando una top assoluta, potrebbe essere distratta dal doppio impegno. Altrimenti torna su anche lei. Con il suo calcio brutto, ed il suo contropiede".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati