Anche ora c’è il giochino stucchevole sul rimpallo dei favori del pronostico. E' tutto nelle mani di Inzaghi

Anche ora c’è il giochino stucchevole sul rimpallo dei favori del pronostico. E' tutto nelle mani di InzaghiTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 23 novembre 2023, 19:54Editoriale
di Lapo De Carlo

Il terzo anno di Inzaghi, in termini di prospettiva tecnica coincide con il miglior momento storico dal 2010 ad oggi. Nemmeno nell’anno dello scudetto di Conte l’Inter dava la sensazione di poter essere competitiva su ogni fronte. A dicembre 2021 si sarebbe fatta buttare fuori da una disgraziata partita con lo Shakhtar e a febbraio dell’anno seguente dalla Juventus in Coppa Italia. Era una squadra che doveva ancora maturare l’attitudine alla vittoria e lo scudetto avrebbe velocizzato l’abitudine.

L’arrivo di Inzaghi è combaciato con un’estate tesissima e una desuetudine del tecnico a lottare per il titolo. Lo scudetto sfuggito a favore del Milan non ha cessato un secondo di essergli rinfacciato, nonostante le vittorie in Supercoppa e il netto 3-0 rifilato al Milan in una Coppa Italia poi vinta.
Il secondo anno le dinamiche societarie hanno condizionato da dentro il gruppo e portato a sconquassi che hanno imprigionato l’Inter ai blocchi di partenza fino ad ottobre, impedendole di competere per lo scudetto fin dall’inizio.



Oggi che il club si è alleggerito di molti dei suoi problemi Inzaghi ha una rosa che sta andando davvero al massimo delle sue potenzialità. Prima in Campionato e in Champions come vero nemico ha l’eccessivo numero di partite in più rispetto alla Juventus. Intese come già giocate e in previsione, (sei del girone Champions, due dei prossimi ottavi e due n Supercoppa, portata assurdamente a quattro squadre). Dieci match in più rispetto ai bianconeri implicano un maggior numero di rischi per gli infortuni e una potenziale stanchezza sulla lunga distanza. In passato mi sono speso nel tentare di capire come mai a Torino, oltre ad accadere sempre qualcosa, l’Inter giochi storicamente male, forse anche per esorcizzare il suo inspiegabile rendimento, ma senza successo.

Anche questa volta ci si arriva con una formazione migliore rispetto a quella di Allegri, anche in questo caso una vittoria non sarebbe impossibile e anche ora c’è il giochino stucchevole sul rimpallo dei favori del pronostico. A prescindere da come andrà la partita per Inzaghi questo è un anno in cui i tifosi non vogliono sentire giustificazioni. Ci sono valide ragioni che hanno impedito all’Inter di vincere lo scudetto negli ultimi due anni ma oggi non sembra esserci niente che possa distogliere la pressione dal tecnico.

Oggi lo conosciamo meglio ma la dicotomia tra difetti riconoscibili (nessun giovane lanciato, un po' di rigidità nella scelta dell’undici iniziale, passaggi a vuoto importanti nel corso della stagione) e pregi acclarati (formidabile capacità nelle partite secche, una notevole propensione per le partite di coppa, un gioco spettacolare, una buona gestione del gruppo), induce ad avere un ottimismo prudente, proprio perché il passato recente ha visto situazioni sfavorevoli. La società sta mettendo un ulteriore pressione sull’allenatore, persino Marotta, sollecitato da una domanda ha risposto di gradire gli apprezzamenti verso la rosa, compiacendosi su un grado di competitività che deve portare alla seconda stella.
In un modo o nell’altro, con tutte le eventuali ragion o giustificazioni all’Inter si aspettano il 20°scudetto e ha tutta l’aria di essere un crocevia per il destino di Inzaghi in nerazzurro.
Amala