Pasquino su Tuttosport: "Zanetti all'Inter non ha mai battuto cassa a differenza di Lautaro"

Pasquino su Tuttosport: "Zanetti all'Inter non ha mai battuto cassa a differenza di Lautaro"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 21 maggio 2024, 11:12News
di Adele Nuara

"Nel 2001 avevo parlato con Valdano che mi voleva al Real Madrid. Mi aveva offerto un contratto molto più importante di quello che avevo all’Inter. Io però, oltre ai soldi, consideravo la famiglia, il rapporto con i tifosi e il fatto che volessi lasciare il segno a Milano. E ho pensato: “Se vado al Real, sono uno dei tanti”. Avrei vinto sicuramente qualcosa , ma io volevo farlo qui, quindi ho deciso di restare. Lo stesso è accaduto con il Manchester United: ero con Paula in aeroporto e all’improvviso mi trovai davanti Ferguson: mi salutò, mi chiese quando scadeva il contratto. Io però ero felice a Milano, nonostante per l’Inter fossero anni molto complicati. E poi mi voleva Van Gaal al Barcellona prima di lanciare Puyol. Un giorno lo chiamò e gli disse: “Voglio prendere il terzino destro più forte al mondo che è Zanetti: se non lo prendiamo, io ti tengo con me”. E Carles ancora oggi mi ringrazia ogni volta che mi vede...". Queste le dichiarazioni di un po' di tempo fa di Javier Zanetti a Tuttosport, riprese quest'oggi dal fondo di Stefano Pasquino sullo stesso quotidiano torinese.

Pasquino fa un parallelo tra Zanetti e Lautaro, attuale capitano dell'Inter: "E mai - lo sa bene l’avvocato Filippo Cavadini, suo storico procuratore - è andato a batter cassa quando c’era da firmare un rinnovo di contratto con l’Inter. Lautaro Martinez, che è a Milano anche grazie a Zanetti, ha mostrato di doverne fare ancora di strada per avvicinare Pupi che mai, davanti ai microfoni, ha detto una cosa fuori posto e mai avrebbe anteposto il suo, di interesse, a quello del club. Zanetti è inarrivabile, d’accordo, ma avere davanti a sé esempi come lui - tra l’altro, da vicepresidente, è spesso presente agli allenamenti in Pinetina - dovrebbe insegnare a Lautaro il fatto che essere capitano dà onori ma pure oneri. Tra questi c’è pure quello di fare un passo indietro in nome della Ragion di Stato. E domenica contava l’Inter, non il suo contratto".