Luigi Prisco: "Mai chiamato Peppino papà. Oggi sarebbe impazzito per Barella"
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Luigi Maria Prisco, figlio del leggendario Peppino, è stato protagonista di un’intervista sulla Gazzetta dello Sport in ricordo di suo padre: “Sì, era Peppino anche per me, non l’ho mai chiamato papà” ha confessato e, tra i vari ricordi, c’è: “Lui che torna da Vienna dopo il 3-1 sul Real con la prima Coppa dei Campioni e la sua involontaria gaffe con il radiocronista Nicolò Carosio. Infatti, gli disse che Giuliano Sarti, il portiere titolare, non avrebbe giocato per stress e che quindi in campo sarebbe sceso il suo vice Bugatti. Sarti però ci ripensò e Peppino non riuscì più ad avvertire il radiocronista che a fine partita si arrabbiò non poco”. Infine, una battuta sui giocatori preferiti di Peppino: “Meazza numero uno, ma amava anche i gregari come Antonio Valentin Angelillo.
E di quegli anni ecco Corso e Suarez, Mazzola e Milani. Ha ammirato Wilkes, impazziva per Beccalossi, Ronaldo e Recoba. Ma pure per Marini e avrebbe un debole per Barella”.
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