Italia-Argentina, le pagelle degli Azzurri: Chiellini finale amaro, Barella tra i meno peggio
Donnarumma 6 Incolpevole sul tap-in di Lautaro ma sul gol siglato da Di Maria è pigro nell’uscita e la palla gli passa accanto. Si riscatta nella ripresa: evita l’autogol di Bonucci e si esalta su una doppia-meraviglia disegnata da Di Maria. Poi inizia il duello con Messi e lo vince lui ma nel finale è trafitto anche da Dybala.
Di Lorenzo 5,5 Quanto è mancato contro la Macedonia? Risposta: tanto. Certo, sul gol dell’1-0 non riesce a contenere l’avversario ma quell’avversario si chiama Messi. Scala centrale dopo l’uscita di Chiellini. Tira fuori il carattere, che non gli manca, soprattutto in una ripresa complicatissima per gli Azzurri.
Bonucci 5 Rischia tantissimo il rosso per una gomitata su Messi. Rischia la frittata con un retro passaggio “killer” ma Donnarumma gli evita la figuraccia. Sbaglia diversi appoggi non da lui e non sembra concentratissimo. Dal futuro capitano della Nazionale ci si aspetta di più: prestazione da dimenticare.
Chiellini 5,5 All’ultima con la maglia azzurra spazza tutto, anche il temporale del giorno prima. Intervento decisivo in allungo nel primo tempo ma pecca nel finale perdendosi in velocità Di Maria nel 2-0. Si sarebbe meritato una passerella finale. Comunque, grazie di tutto Giorgio. (1’ st Lazzari 5,5 Gioca lo spezzone più complesso. Dalla sua parte si aggirano come ombre prima Messi e poi Di Maria. Non commette sbavature ma non rischia nemmeno la giocata).
Emerson 5 Prova insufficiente per lui. Inizia bene arando la fascia sinistra con le sue sgommate che fanno ben sperare. Ma la benzina si esaurisce quasi subito. Nella ripresa si occupa più della fase difensiva e rischia più volte nell’uscita palla al piede. Unica attenuate? Un Di Maria fantastico dalla sua parte stasera. (32’ st Bastoni 6 Fa in tempo a mettersi in mostra evitando il gol del 3-0).
Pessina 5 Piazzato a uomo su Guido Rodriguez, regista Albiceleste, si limita nella prima frazione a quel compitino. Nella ripresa Mancini lo alza nel tridente ma non l’atalantino non riesce a trovare la giusta posizione e si eclissa fino al momento della sostituzione. (17’ st Spinazzola 6 Dopo il bruttissimo infortunio subito in Nazionale torna in campo con la maglia azzurra. Una bella notizia per lui e per tutta l’Italia. Bentornato).
Jorginho 5 Prova incolore del regista dell’Italia che non riesce ad accendere la luce. Troppo nascosto in mezzo al campo, non prova nessuna giocata limitandosi all’appoggio semplice. Male anche in fase di schermo: nella ripresa l’Argentina sfonda senza nessun problema.
Barella 6 Motorino pimpante in mezzo al campo. Sente particolarmente la partita e lo dimostra non tirando indietro la gamba e ritrovando energie che ultimamente sembravano scarseggiare. Qualche timido segnale del vecchio Barella s’intravede anche se nel secondo tempo soffre come tutti i suoi compagni.
Bernardeschi 5 Per carità, non gli si può certo rimproverare l’impegno messo in campo ma vederlo con la “10” dell’Italia fa un certo effetto. È per un giocatore che si vuole mettere in vetrina questa partita non è stata un bel biglietto da visita. (1’ st Locatelli 5 Mossa di Mancini per rivitalizzare la mediana, viene trovato dall’ondata Albiceleste. Troppo difficile imporsi nella ripresa).
Belotti 5 Lanciato titolare da Mancini come prima punta, non sfrutta a dovere l’occasione ricevuta. Un tiro debole, un colpo di testa e tanti errori. Fatica a tenere su la squadra. E all’intervallo è giustamente cambiato. (1’ st Scamacca 5 La ripresa è complicatissima per l’Italia e la fase offensiva è praticamente inesistente. Prova a lottare ma resta isolato davanti)
Raspadori 5,5 Sua la prima conclusione in porta, centrale, poi una punizione sulla barriera. Ha voglia di farsi vedere e si nota soprattutto nella prima frazione. Forse è ancora troppo acerbo per questo genere di palcoscenici ma è uno dei pochi a metterci idee.
All.Mancini 4,5 L’avvio di voglia e coraggio fa ben sperare ma l’Italia con il passare dei minuti viene colpita e affondata dalle giocate e dalla qualità superiore dell’Argentina. Nel secondo tempo non c’è partita e la differenza fra le due squadre emerge eccome. Per il “nuovo ciclo” c’è da lavorare parecchio: questo come ultimo punto più basso per poi ripartire.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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