Via all'ennesimo processo a Inzaghi: troppi alti e bassi, senza Champions rischia
Puntuale dopo ogni sconfitta riprende ad aleggiare uno spettro sulle spalle di Simone Inzaghi. E non potrebbe essere altrimenti: l’Inter è in corsa in Champions League, in Coppa Italia e per il quarto posto, ma ha anche già perso 7 partite in stagione solo in campionato ed è attardata di ben 18 punti dal Napoli capolista. È perciò inevitabile che dopo il ko subito a Bologna la stampa sia tornata a rimettere in discussione la stabilità dell’allenatore sulla panchina dell’Inter. Va subito chiarita una cosa: Inzaghi non rischia l’esonero nel corso di questa stagione, anche nel caso in cui dovesse arrivare un’eliminazione dalla Champions per mano del Porto. Non è infatti nel modus operandi di Giuseppe Marotta allontanare un allenatore a stagione inoltrata. Ma se a fine stagione non dovesse arrivare l’obiettivo minimo, ovvero la qualificazione alla prossima edizione della Coppa dei Campioni, allora sarebbe quasi scontato aspettarsi dei provvedimenti.
La società è irritata dai continui alti e bassi della squadra, che non trasmettono dell’Inter la sensazione di una grande squadra, e da un distacco, quello dal Napoli, considerato eccessivo. Anche oggi, alcune mosse non sono state gradite (forse troppo affrettata la sostituzione di Lukaku sullo 0-0). Ma come detto la discriminante sarà il piazzamento finale. E sarebbe ovviamente meglio centrare almeno il secondo posto.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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