Lukaku chi? Thuram fa segnare, ma butta dentro pure gol pesanti. L'1-0 è tutto di Marcus

Un dieci? Un nove? meglio un nove e mezzo. Marcus Thuram ha oscurato l'addio di Romelu Lukaku nel giro di un mese e mezzo: il francese s'è preso la scena a San Siro tra cori e applausi, stasera ci ha messo pure la zampata vincente che regala all'Inter tre punti pesanti. Tanti movimenti coi tempi giusti, tanti palloni al compagno di reparto, seppur con l'interferenza della difesa del Benfica, e parecchie sportellate, che non guastano mai quando devi scardinare una difesa chiusa a doppia mandata. 

A Salerno Marcus Thuram ha dimostrato di essere in grado di far segnare gol, piazzare l'assist giusto al momento giusto: all'Arechi non si è preso la scena come Lautaro, ma è stato indispensabile quando è entrato l'argentino in campo. Stasera invece ha buttato giù San Siro con un gol da attaccante vero, sganciandosi coi giri giusti e sfruttando la palla di Dumfries: roba da giocatori vecchia maniera, da quelli che fiutano la porta, il pallone, il senso del giocare a calcio, che rimane sempre per pochi. 

Lukaku chi? 

Nella serata di Inter-Benfica, la Curva Nord ha preso una decisione abbastanza netta: "29 ottobre data da segnare in rosso per far sentire tutto il disgusto che proviamo verso chi ci ha voltato le spalle nel modo più indegno. Un personaggio che si è dimostrato un piccolo uomo, perché prima di essere un campione bisogna essere uomini e saper rispettare la parola data: ti abbiamo difeso a spada tratta e ci hai ripagato voltandoci le spalle. Prima dell'incontro con la Roma la Nord distribuirà, in allegato alla fanzine, 50000 fischietti da utilizzare a perdi fiato ad ogni tocco di palla di chi ha tradito la nostra maglia. Facciamo vedere a tutti come merita di esser trattato chi si è mostrato indegno di indossare i nostri colori". Giusto e lecito, ma con un attaccante come Marcus Lukaku è già finito nel dimenticatoio.