L'Inter esce sconfitta ai rigori da Bengasi. Con l'Atlético Madrid una riconferma: Martinez

L'Inter ha perso ai calci di rigore il confronto con l'Atlético Madrid di Diego Simeone, disputatosi in Libia per promuovere l'immagine del Paese dilaniato da anni di guerra civile. Decisivo, ai fini del risultato finale di 4-2 (d.c.r) il portiere dei colchoneros Juan Musso, autore di due interventi impeccabili su Luis Henrique e Francesco Acerbi.

Per quanto riguarda le note liete dell'incontro, per i nerazzurri, una menzione d'onore dev'essere fatta a Josep Martinez, che ha ancora una volta risposto presente alla chiamata del tecnico Cristian Chivu. Prontezza, rapidità nell'intervento, lucidità nelle scelte, personalità tra i pali: questi sono gli ingredienti che caratterizzano con abitualità la ricetta presentata dal portiere iberico al suo allenatore per convincerlo dell'opportunità di schierarlo in campo.

Nessun gesto eclatante, nessuna lamentela, nessun fastidio ostentato all'esterno per il fatto di non essere ancora concepito come il titolare in porta. Lo spagnolo, da calciatore e uomo maturo, è consapevole di dover attendere un'altra stagione prima dell'auspicata consacrazione definitiva. Sa che il percorso di Yann Sommer dovrebbe concludersi il prossimo anno, per cui guarda ad ogni sfida da affrontare come a un'occasione in più per dimostrare che il futuro è quanto mai vicino al presente, che la sua avventura in nerazzurro è pronta a vivere una svolta che coinciderà con la sua acquisizione dello status di titolare indiscusso della retroguardia dell'Inter.

Se è vero che la dirigenza meneghina sta sondando le piste legate a Elia Caprile, Alex Meret e Michele Di Gregorio, è altrettanto vero che l'ipotesi dell'ingaggio di un portiere chiamato a occupare la casella del "secondo" - alle spalle di Martinez - continua ad essere percorribile.