Bastoni alza l'asticella: "Vogliamo la finale di Champions". Poi la stoccata a Conte
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C'è un'Inter che si lecca le ferite per la sconfitta col Bayer Leverkusen e poi ce n'è un'altra, così dannatamente consapevole della sua forza a livello italiano e internazionale. Alessandro Bastoni fa parte della seconda e gonfia il petto ai microfoni di Libero, dichiarando gli obiettivi della stagione: "Per ora diamo un 8 sia a me che all'Inter. Siamo partiti un po’ a rilento perché non esiste più distacco tra una stagione e l’altra. A livello mentale non è stato facile recuperare e questo ha influito. Ci siamo ripresi bene e alla fine posso dire che ad agosto avremmo messo la firma per essere in questa situazione di classifica tra Champions e campionato. Ko col Leverkusen? Non è mai facile da digerire, ma basta guardare dove sono Bayern, City o Real per capire che stiamo facendo un buon percorso".
L'inter punta alla Champions League e Alessandro Bastoni lo dichiara, senza troppi patemi d'animo: "Tra il 21° scudetto e la finale di Champions scelgo l'Europa, assolutamente. A Istanbul ci sono mancati un pizzico di fortuna e un po’ di consapevolezza che ancora non avevamo. Ora sappiamo di essere a quel livello. Lo scudetto? Spero e dico che lo vinciamo noi. Abbiamo abituato tutti troppo bene? Sì, ma è una nostra responsabilità: se abitui tutti all’eccellenza poi devi essere bravo a mantenere quello standard. Dopodiché è evidente che non possiamo vincere tutte le partite".
Si passa poi alla risposta ad Antonio Conte, che è un'autentica stoccata del braccetto: "Conosciamo bene il mister, sa che siamo la squadra favorita e ha provato a destabilizzare un po’ l’ambiente. Ovviamente quello che ha detto, l'ha detto per il bene del calcio e dell'umanità (ride, ndr). Essere considerati favoriti da tutti ci gratifica e ci onora, ma ho smesso di leggere i commenti sul turnover. Arrivano tanti attacchi da fuori, l'importante è che tutti si sentano importanti nel gruppo".
La chiusura è sull'interesse delle big europee: "Qualcuno mi ha cercato, ma ho sempre dato massima priorità all’Inter. C’è una vita oltre al calcio e la mia famiglia sta benissimo qui. Gioco in un’Inter al top che lotta per vincere in ogni competizione, non ho mai avuto mezzo pensiero sulla necessità di dover cambiare. Nel mio ruolo ritengo di essere uno dei migliori d'Europa, Gvardiol può essere al mio livello".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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