"Ingresso proibito". Bovio mostra il divieto e orienta le scelte di Carbone

"Da qui non si passa". Protagonista: Leonardo Bovio. Scenario: Inter-Genoa U20, match vinto dai nerazzurri con il punteggio di 3-1. 

Il difensore di Vercelli ha disputato una gara di altissimo livello, rappresentando una vera spina nel fianco degli attaccanti avversari. Quella contro il Genoa è stata l'ennesima prestazione seria disputata dal difensore nerazzurro, il quale sta ottenendo sempre più spazio nella compagine allenata da Benito Carbone. Con 14 presenze in U20, divise tra Campionato Primavera e Youth League, il classe 2007 si sta prendendo la scena nel reparto arretrato dell'Inter, con l'intenzione chiara di non lasciarla fino al termine della stagione.

Caratteristiche, scenari e quel derby indimenticabile...

Bovio unisce forma e sostanza, essendo in grado di comprendere quando badare all'estetica e quando puntare esclusivamente ai fatti. Come emerso anche nel confronto con i liguri, il difensore azzurro sa soddisfare sia le esigenze formali sia quelle sostanziali: che si tratti di spazzare per scongiurare un pericolo o di uscire con eleganza dalla pressione degli attaccanti avversari, Bovio non si limita ad assumere una sola veste. Ciò si riflette nell'apprezzamento coltivato nei suoi riguardi dal tecnico Carbone, che sta dimostrando di riporre fiducia nelle qualità tecniche e mentali del suo difensore. Un mix di capacità che è emerso in tutta evidenza nel derby vinto dall'Inter contro il Milan. Anche in quell'occasione, infatti, Bovio ha agito da guardiano della difesa costringendo gli attaccanti rossoneri a fare i conti con il muro da lui eretto a protezione della porta dell'Inter. Continuando su queste basi, con la forza del lavoro e dell'applicazione quotidiana in sede di allenamento, il classe 2007 aspira a scalare le gerarchie per acquisire una futura centralità ai vertici.