ESCLUSIVA - Sannino: "Lukaku va recuperato. Lautaro? Si è fatto trovare pronto in finale"
"Inter-Napoli è un match che dirà subito molto, perché la distanza di 11 punti fra le due squadre, quando non siamo nemmeno a metà del campionato, non permette ai nerazzurri di fare calcoli": questo il pensiero dell'allenatore Giuseppe Sannino sul big match sul quale è proiettata l'Inter, che affronterà i partenopei il 4 gennaio.
La redazione de L'Interista ne ha contattato l'ex tecnico, fra le altre, di Siena e Palermo, per parlare del ritorno in campo cui si sta preparando la Serie A.
Pronti, via: subito Inter-Napoli.
"Subito un match di cartello, prima del quale andranno sicuramente analizzate alcune incognite, data la lunga sosta. Il Napoli vuole ripartire alla stessa velocità del grande sprint effettuato nella prima parte di stagione. L'Inter, giocando in casa e con 11 punti distacco, vorrà approfittare della sosta per rimettere in ordine le cose e diminuire lo svantaggio".
Parla di "approfittare" della sosta. La vede in chiave positiva?
"Credo che per un verso o per l'altro tutti hanno avuto la possibilità di recuperare e riposare in questo periodo. Poi certo, squadre come l'Inter, che aveva tanti nazionali impegnati al Mondiale, bisogna vedere come recupereranno i propri giocatori. Non tanto fisicamente, ma mentalmente. Viaggi, un mese lontano da compagni, in altra Nazione e con un altro calcio e differenti pressioni. Mi sembra che Inzaghi abbia lavorato bene".
Impossibile non pensare a Lukaku, uscito a pezzi dall'ultimo match con il Belgio...
"Non solo per il Mondiale, ma penso al lungo infortunio che ha affrontato. Ha giocato poco. Mi auguro che si sia ripreso: tutti lo aspettano, così come lo aspettavano ad inizio stagione. Perché ci si aspettava un Lukaku che potesse incidere maggiormente. Ma avendo avuto problemi si sono visti di più altri giocatori come Dzeko, che si pensava partisse indietro. E Lautaro".
A proposito del Toro: non avrà fatto un grande Mondiale, ma torna da Campione del Mondo.
"E' vero che ci si poteva aspettare di più da lui, ma se ha perso il posto da titolare è perché c'è stato un grande Julian Alvarez. Che io come allenatore apprezzo tanto, mi piace come tipo di centravanti. Poi però Lautaro quando è stato chiamato in causa ha risposto presente. Soprattutto nella finale quando è entrato è stato veramente incisivo, per esempio propiziando il gol del 3 a 2, facendosi trovare pronto al tiro".
Il Napoli reggerà i ritmi di inizio stagione?
"Non sono un veggente. Dico però che siccome nessuno si aspettava questo Napoli così travolgente, allora ci si poteva aspettare allo stesso modo un calo. Ma Spalletti ha detto che la pausa non creerà problemi, potendo recuperare le tante energie spese. Ripartiranno con il piglio giusto. Mi piacerebbe vedere Inter-Napoli con le due squadre al completo ed al top della forma".
La domanda della settimana: Messi mette d'accordo tutti, come calciatore più grande di sempre?
"Di Messi io semplicemente mi godo ciò che è e che è stato. Godo a vedere come da piccolo fosse uguale a quello che è oggi, almeno dai video che girano in rete. Mettersi a fare paragoni la trovo una forzatura, fa parte della mentalità da tifosi. Che ha travolto un grande campione come Cristiano Ronaldo dopo l'eliminazione. E che colpirà anche Messi perché tutti conoscono periodi meno belli. Aggiungo una cosa".
Prego.
"Soprattutto in Italia andiamo dietro a queste cavolate. Io invece credo che dovremmo semplicemente goderci la grandezza di questo giocatore, che affianca la grandezza di tanti altri campioni del passato fra cui Maradona. Ma dover per forza scegliere chi sia stato meglio fra i due lo trovo inutile. Una delle qualità che apprezzo di più di Messi, per esempio, è come si pone, la sua umiltà. Sapere chi è stato più grande non è necessario".
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