ESCLUSIVA - Mandorlini: "Liverpool? Non è ingiocabile, anche l'Inter è una big"

ESCLUSIVA - Mandorlini: "Liverpool? Non è ingiocabile, anche l'Inter è una big"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 14 dicembre 2021, 20:46Esclusive
di Daniele Najjar

Il giorno dopo del sorteggio di Champions League, in casa Inter si prende atto della sfortuna avuta (visto quanto successo a Nyon) nel pescare il Liverpool come prossima avversaria agli ottavi e ci si proietta nuovamente al campionato, dove la Beneamata è la nuova, solitaria capolista dopo l'entusiasmante vittoria a San Siro contro il Cagliari

La redazione de L'Intersita ha contattato in esclusiva l'ex difensore nerazzurro Andrea Mandorlini, campione d'Italia a Milano nello scudetto dei record del 1988/89, per parlare del cammino che sta avendo la squadra di Inzaghi.

Mister, dal sorteggio di Champions è arrivato un grande caos, che alla fine ha portato il Liverpool come avversaria per gli ottavi...

"Una cosa mai vista e direi che qualcosa da recriminare c'è. Chiaramente tutte le partite sarebbero state difficili, però sai, abbiamo beccato il Liverpool che è una grandissima. Servirà fare una grande gara, l'Inter ha tutte le qualità per far bene, da grande squadra qual è".

Non crede sia "ingiocabile" questa partita, dunque?

"No, assolutamente. Servirà giocare in modo perfetto, l'Inter ha qualità e convinzione per riuscirci. Loro sono fra le top assolute, ma sono convinto davvero che possiamo andare lì a fare una grande gara".

Solo tre settimane fa l'Inter perdendo contro il Napoli sarebbe potuta finire a -10 dalla vetta.

"Si è partiti da quella partita che fu comunque particolare, visto che loro sbagliarono sul finale due gol clamorosi, ma questa è la forza delle squadre che vincono. Oggi invece cambiano gli avversari ma noi vinciamo in scioltezza, letteralmente, indipendentemente dall'avversario. Con il Cagliari abbiamo fatto una trentina di tiri, incredibile. E potevamo vincere anche con il Real Madrid. L'Inter è in grandissima crescita".

Cosa le piace di più di questa squadra?

"Sono più liberi. Con Conte era una squadra tosta, coriacea, correva molto. Vincendo lo scudetto poi, lo dico per esperienza, tutti sono più convinti, soprattutto i giovani. Ora chiunque giochi fa prestazioni di alto livello, l'autostima è cresciuta tantissimo. Questo mi piace. Ed è più libera, appunto, più sbarazzina: meno concentrata sui singoli movimenti".

Cosa ne pensa dell'idea di gioco di Inzaghi e di come la sta trasmettendo ai suoi?

"Questa cosa che ti dicevo, del concedere più libertà, per adesso sembra pagare. La base poi era importante: Inzaghi è arrivato in un club abituato a lavorare al massimo. Non che sia più facile, perché la mano di Simone si vede ed è importante. Il gioco è diverso, meno assiduo in certi schemi. Poi mi piacciono da morire alcuni giocatori più adatti al gioco di squadra, come Correa e Dzeko".

Dzeko permette ai compagni di giocare meglio?

"Sì, Edin ti fa giocare bene, non ha gli strappi di Lukaku, ma è sempre presente nella manovra, sa come gestire il pallone, è intelligente. Oltre ovviamente a finalizzare molto come ha fatto in questo inizio di campionato".

Non le sembra che sempre più squadre provino a giocare in maniera più offensiva e coinvolgente in Italia?

"Sicuramente come dici tu ora sempre più club hanno una mentalità diversa, provano a giocarsela più a viso aperto, partendo dal basso. La differenza poi però la fanno ancora i centravanti, vedi le difficoltà del Napoli. Nell'ultimo anno di Verona facemmo molti gol, con Luca Toni capocannoniere a 38 anni, per dire. Se parliamo dei vari Lukaku, Dzeko, Lautaro è chiaro che è importante avere attaccanti così, che alla fine ti risolvono le cose, al di là del lavoro e della manovra che sono fondamentali".

Oggi è il compleanno di Pellegrini, che l'ha portata all'Inter.

"Sono legatissimo a lui, sono stato il suo primo acquisto italiano e me lo ricorda sempre quando ci vediamo. Lo ringrazio di tutto per quei sette anni meravigliosi che mi ha regalato all'Inter, gli faccio tantissimi auguri perché è un grande uomo ed un grande imprenditore".