Il problema era proprio quello lì. Ah, e Dybala è la soluzione?

Il problema era proprio quello lì. Ah, e Dybala è la soluzione?TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 7 marzo 2022, 17:04Editoriale
di Tancredi Palmeri

Era proprio quello lì il problema. Non la tattica, con chi paventava l’utilizzo inadatto di Calhanoglu dietro le punte; non la tecnica, con chi chiedeva la panchina almeno per Lautaro, se non anche per Barella e una mezza dozzina di titolari; non la parte atletica, con chi diceva che l’Inter non ce la facesse più, ma allora non si spiegava come mai contro Napoli e Sassuolo il meglio fosse venuto proprio nella seconda parte dell’incontro.

Il problema era proprio quello lì: la testa. E forse può sembrare mortificante per le analisi tecnico-tattiche di esperti e mica tali, ma in verità un crollo di prestazione dall’oggi al domani per l’Inter, imponendo il proprio gioco contro chiunque per 7 mesi senza sosta, e poi bloccandosi di colpo contro il Genoa per finire addirittura a giocare difensivamente per la prima volta in stagione contro il Milan nel derby - evidentemente impaurita dell’errore come mai lo era stata quest’anno - poteva spiegarsi soltanto come un blocco di testa e un crollo di autostima.

Che non sia ugualmente brillante come fino a gennaio quello è ovvio, lo dimostrano le pause anche con Venezia, Empoli e Roma, ed è fisiologico considerando che nessuno gioca al massimo per tutto l’anno, nemmeno il City o il Bayern. Ma un crollo simile non era spiegabile con nessun altro fattore se non l’intorpidimento della fiducia per aver visto sistematicamente contro Milan, Liverpool e Sassuolo nel secondo tempo i risultati non arrivare nonostante l’ottimo gioco.

Si può fare la tara alla Salernitana e dire che sono altre le partite che diranno se la crisi di fiducia è passata. E in questo senso il Torino di Juric domenica prossima, con il suo atletismo sempre performante e soprattutto contro le grandi, sarà le colonne d’Ercole del campionato dell’Inter, oltre il quale può capire se può andare a comandare nel rettilineo finale.

Ma attenti a derubricare la Salernitana solo come vittoria dovuta: Nicola ha rinvigorito i suoi, è venuto a prendere l’Inter alta, non ha mai smesso di giocare, e ha anche iniziato bene. Ovvio, poi ci sono i limiti tecnici. Ma un’Inter che non avesse ritrovato fiducia non sarebbe riuscita a uscirne fuori con la scioltezza poi disinvolta. E’ la testa che fa sembrare i risultati semplici da raggiungere.

Ovviamente Dybala con questo non c’entra niente, e non c’entrerà. Ma stavolta si stringe: la Joya non vuole accettare offerte al ribasso, e Marotta ha fatto sapere di venire incontro alle sue richieste. Paulo non è certo di voler dare questo dispiacere agli juventini. Ma pretende una offerta alla sua altezza.