Quali sono i piani dell'Inter tra i pali? Maignan e Svilar, due verità indiscutibili

Mike Maignan e Mile Svilar. Due portieri di livello internazionale. Due calciatori che potrebbero lasciare i rispettivi club di appartenenza, a fine stagione, per motivi tra loro differenti. Il francese perché, con la scadenza del contratto nel 2026, sembrerebbe intenzionato a separarsi dal Milan per strappare un contratto molto vantaggioso sul piano economico in una piazza nella quale lottare per vincere su ogni fronte. Il belga perché rappresenta una "plusvalenza vivente", essendo stato acquistato a parametro zero dal Benfica nel contesto di un vero e proprio capolavoro di mercato del club giallorosso. Con l'esigenza di far cassa per rispettare i parametri del Fair Play Finanziario, l'estremo difensore belga potrebbe essere il designato per separarsi dalla Roma in estate.

Maignan e Svilar: così vicini, così lontani

Differenti sono i motivi alla base della possibile separazione, in estate, dei due portieri dai rispettivi club. Differente è, allo stesso modo, la postura assunta dall'Inter in merito a entrambi i dossier. Maignan rappresenta l'ipotesi impossibile, sia per i costi sia per il tipo di calciatore: capitano del Milan, simbolo della squadra vittoriosa del diciannovesimo scudetto con Stefano Pioli. Immaginarlo all'Inter significa fantasticare, allontanandosi inevitabilmente dalla realtà. Svilar, al contrario, rappresenta il "sogno difficile", ma non lontano dai desideri della società meneghina. 
La redazione de L'Interista lo racconta da settimane, sottolineando come l'estremo apprezzamento dell'intera dirigenza e dello staff tecnico dell'Inter debba giocoforza misurarsi con le elevate richieste economiche della Roma. Una squadra, quest'ultima, che intende capitalizzare sul rendimento eccellente del portiere classe 1999 per far respirare le proprie casse e guardare al futuro nella consapevolezza di una maggior libertà di manovra sul mercato. L'Inter ne è consapevole, dunque guarda concretamente alle ipotesi rappresentate da Guglielmo Vicario e Filip Stankovic per attuare l'auspicato restyling tra i suoi pali.