SOS attacco: Lautaro e Thuram appannati e la coperta dopo il k.o. di Arnautovic è cortissima
Allarme-attacco. Dopo la gara di ieri sera a San Siro, è necessario fermarsi e pensare.
L’attacco migliore del campionato (numeri alla mano), ieri ha tirato solo due volte nello specchio della porta e, complice anche l’ottima condizione di Consigli tra i pali del Sassuolo, ciò non è bastato per evitare la prima sconfitta stagionale.
È fondamentale trovare la quadra per il giusto turnover. Un ricambio è necessario: capitan Lautaro è già spremuto in quest’alba di stagione e avrebbe bisogno di respirare un attimo (all’attivo 6 gol tra Champions e campionato). Accanto a lui, Marcus Thuram che almeno ha riposato in Champions, pare tornato a graffiare senza mordere: dopo i lampi con Fiorentina e Milan, da un paio di partite ricade nel peccato originale sotto porta -riporta la Gazzetta dello Sport-.
Ma il problema più grosso è alle spalle, è il vuoto crescente dietro alla coppia Thu-La, che ha diritto ad una serata-no dopo diverse notti di fatica e impegni in nazionale.
Le prime vittorie lo avevano mascherato per bene, l’ottimismo e i punteggi rotondi in campionato avevano allontanato i cattivi pensieri di inizio stagione sul reparto offensivo, ma l’infortunio di Arnautovic (che, da questo inizio campionato, non si è mai dimostrato all’altezza dei titolari) a Empoli rischia adesso di amplificare un problema strutturale nel cuore dell’Inter.
In più, affidarsi nelle difficoltà solo all’estro di Sanchez rischia di diventare quasi un imprevedibile atto di fede: in terra basca ha prodotto il miracolo di un pari inatteso - il talento cileno è fatto così, si nutre di lampi improvvisi -, ma ieri il numero 70 ha solo aggiunto confusione.
Dei quattro attaccanti in mano a Inzaghi, ne sono quindi rimasti tre “arruolabili” per i prossimi due mesi: troppo pochi a prescindere, ancora di più se il terzo in ordine e grado è l’altalenante Alexis.
Lautaro e Thuram hanno altro vigore, ma non potranno tirare la carretta in eterno: le rotazioni sono necessarie e verranno praticate dal tecnico con la stessa scientificità.
Tradotto: molto dipenderà da tutto ciò che germoglia attorno al duo davanti, dalla possibilità di trovare soluzioni dalla mediana, magari avanzando alla bisogna anche altri centrocampisti. Di certo, il peggior Lautaro di stagione arriva non a caso all’ennesima gara da titolare. Il suo partner in crime ieri ha dato il solito saggio di tecnica e potenza in alcune azioni lontano dalla porta, ma c’è ancora da lavorare sul ritardo o l’imprecisione al momento della stoccata. Quei due insieme promettono comunque scintille, una volta superato questo appannamento, ma occhio alle rotazioni: l’a.d. Marotta ha confermato che non verrà comprato nessuno e allora meglio ingegnarsi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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