Sanchez (La Sexta) a TMW: "Con Ancelotti Real più offensivo e verticale"

Sanchez (La Sexta) a TMW: "Con Ancelotti Real più offensivo e verticale"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 15 settembre 2021, 17:15News
di Alessandra Stefanelli

Ci siamo, questa sera l’Inter di Simone Inzaghi debutterà in Champions League contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Per presentare la sfida di San Siro con un occhio particolare ai nuovi Blancos, TMW ha parlato in esclusiva col collega de la Sexta José Luis Sanchez, da sempre molto vicino alle vicende merengues.

Il Real Madrid è partito forte questa stagione. Cosa è cambiato rispetto al ciclo Zidane? “E’ un Real Madrid più offensivo e più verticale.  Ancelotti gli ha ridato un calcio più rapido, con meno palleggio a centrocampo. Gli attaccanti devono essere dei pugnali che vanno diretti alla porta avversaria. In questo avvio di stagione stiamo vedendo una squadra che sta divertendo i tifosi del Real Madrid”.

Un punto di rottura piuttosto netto rispetto al recente passato e più in generale alla storia del Real… “E’ una differenza abbastanza marcata, il Real Madrid di Zidane puntava a controllare maggiormente le partite, era una squadra più tattica e meno verticale. A volte si abusava del possesso palla. Ancelotti ha cambiato questo aspetto e credo che sia una buona notizia, adesso vediamo un Real Madrid più allegro, che soffre di più in difesa ma che certamente gioca con più allegria e fa divertire”.

Vinicius si è reso protagonista di un grande inizio di stagione. E’ lui la nuova stella dei Blancos? “La grande differenza rispetto all’anno scorso è la fiducia dell’allenatore nei suoi confronti. Zidane non si fidava particolarmente di lui, non era un calciatore che gli piaceva dal punto di vista tattico. Era un giocatore più anarchico e che puntava tutto sull’esplosività, ma che tatticamente secondo Zidane doveva imparare ancora molto e quindi non era molto convinto di lui. Ancelotti gli dà più libertà, gli chiede di essere più goleador e che attacchi sempre di più l’area di rigore. Stanno lavorando molto sul senso del gol e sul vedere la porta. E poi non dimentichiamoci che è un ragazzo molto forte mentalmente: in Spagna ha superato critiche molto molto dure, ma non si è mai seduto, ha continuato a lavorare e adesso è un giocatore decisivo”.