Il toccante ricordo di Mkhitaryan: "Ho perso mio padre a 7 anni. Da lui ho imparato una cosa"
"Purtroppo, non ricordo benissimo, dato che avevo 7 anni (quando è morto, ndr.). Non ti accorgi, in quel momento, che ti mancano pochi giorni da vivere con lui. L'unica cosa che ricordo è che mi diceva di 'essere una brava persona'. Ora, con i miei figli vorrei essere come avrei voluto fosse mio padre con me. Sto provando a passare più tempo possibile con loro, di dirgli le cose, di giocare e impegnarmi con loro, perché alla fine sono quelle le cose che restano in testa a un bambino". Il toccante ricordo del rapporto con suo padre, morto prematuramente quando lui aveva soltanto 7 anni, è del calciatore dell'Inter Henrikh Mkhitaryan, espressosi alle frequenze di Cronache di Spogliatoio per raccontare in maniera profonda il legame con Hamlet (suo padre, ndr.).
"Non bisogna dimenticare che i bambini ricordano il tempo passato con i genitori. Non voglio che crescano pensando di non aver potuto giocare con me. Per questo motivo, sto provando a passare la maggior parte del tempo con loro. Sono cose che magari per gli altri possono apparire un impegno faticoso, ma per loro sono un ricordo bellissimo. Loro ricorderanno di aver mangiato una pizza o un gelato, di aver fatto una passeggiata con il proprio padre", ha concluso il centrocampista armeno.
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