Inter più europea di un anno fa. Ora serve l'assist del Real, ma gli ottavi non sarebbero un caso
Una grande vittoria, e una vittoria da grande. L'Inter piega lo Shakhtar, spezza la maledizione. Che a pensarci bene è una definizione ambivalente: il due a zero di questa sera è un taglio ai pari a reti bianche degli ultimi tempi con gli ucraini, e al contempo è un passaggio sulla carta decisivo verso gli ottavi. Si attende ora soltanto il verdetto di Tiraspol: se il Real non perde, il primo obiettivo stagionale può già entrare in saccoccia.
È stata la vittoria della pazienza, della cocciutaggine, dell'imperfezione. Un'Inter che ricade in vecchi errori nel primo tempo, sbagliando l'impossibile, e che stappa il match nella ripresa. Due gol siglati, altrettanti annullati, e soprattutto un clean sheet che non è mai stato in discussione, fatto salvo quel destro fulmineo di Dodo nel finale andatosi ad infrangere sulla parte interna del palo.
L'Inter è in crescita, più consapevole (chiedere a De Zerbi per conferma) e soprattutto in fiducia. Chissà che il Napoli, esattamente come un anno fa, non possa essere una sliding door cruciale per la stagione nerazzurra. Inzaghi può godersi un giocattolino sempre più prossimo alla massima efficacia, ben oliato e armonioso. L'Inter di questa sera, e più in generale di questo nuovo corso, è molto più europea di quanto non fosse un anno fa. Dovessero arrivare - come sembra - gli ottavi, sarebbe tutto fuorché frutto del caso.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati