Nodo difensore, tra la permanenza di Pavard e sogni last minute dal Bayern

Il mercato dell’Inter è entrato nella sua fase conclusiva, ma resta ancora aperto un capitolo fondamentale: quello del difensore da inserire nella rosa di Cristian Chivu. Dopo l’addio di Nicola Zalewski, il club nerazzurro sta valutando se affondare il colpo su un vice Bastoni, che permetta a Carlos Augusto di alternarsi più spesso con Dimarco sulla corsia mancina. Al momento, però, i prezzi per i giovani profili seguiti sono schizzati alle stelle, complicando le manovre.

La proprietà, guidata dal fondo Oaktree, ha posto paletti chiari: massimo 25 milioni per il cartellino e 2 milioni di ingaggio, parametri in linea con gli investimenti già effettuati per i nuovi acquisti estivi. Una cifra che restringe la lista dei possibili obiettivi.

Sul fronte cessioni, sembrava che il sacrificato potesse essere Benjamin Pavard, reduce da una stagione con qualche problema fisico ma rimasto uno dei punti fermi della difesa. Proposte non sono mancate, soprattutto dall’Arabia Saudita: il ricco progetto NEOM di Christophe Galtier ha tentato il francese, ma fin qui il giocatore non ha mai aperto a quella soluzione. Vigile anche il Galatasaray, mentre il Lille ha già dichiarato di non poter sostenere l’operazione. Tutto lascia presagire a una sua permanenza a Milano.

In questo scenario, i nerazzurri tengono monitorata la situazione del Bayern Monaco, che potrebbe aprire spiragli per un affare last minute. I nomi sul tavolo sono quelli di Kim Min-jae, ex Napoli, e Dayot Upamecano. Il coreano verrebbe valutato solo in caso di addio di Pavard, mentre il francese, in scadenza nel 2026 e in trattativa di rinnovo con i bavaresi, potrebbe diventare un’occasione: senza accordo, l’Inter proverebbe a inserirsi per evitare al Bayern di perderlo a parametro zero. Tutto, però, passerà dalla certezza sulla permanenza di Pavard: se resterà, l’ultima mossa del mercato nerazzurro sarà un profilo giovane e meno oneroso da inserire gradualmente.