Lookman, dal sogno alla doccia fredda: il cambio di strategia che riflette una nuova realtà

Ademola Lookman è stato a lungo corteggiato e lusingato dalle strategie dell'Inter, il cui operato sul mercato nel mese di luglio sembrava orientato in un'unica direzione: portare il nigeriano a Milano, anche a costo di plurimi rilanci.

La volontà, apparentemente ferrea, con cui la società nerazzurra dimostrava al calciatore dell'Atalanta di voler trovare una soluzione in grado di accontentare l'Atalanta lo rendeva sicuro del fatto che - alla fine - il matrimonio si sarebbe celebrato. Tanto da indurlo - su consiglio degli agenti - a lasciare Bergamo dopo aver svuotato il suo armadietto e cancellato ogni prova social della sua avventura bergamasca.

L'idillio che caratterizzava il rapporto tra le parti, in uno scenario nel quale le resistenze opposte dall'Atalanta sembravano non essere in grado di scalfire né il calciatore né la società meneghina, si è però bruscamente interrotto a causa di un cambio di strategia interno alla dirigenza dell'Inter. Un drastico cambio di obiettivi - giustificato in base alle "diverse esigenze" percepite da staff e società - che ha visto nella scelta di virare su Manu Koné dalla Roma la manifestazione plastica di una nuova realtà.

Non più alla ricerca di un attaccante esterno in grado di saltare l'uomo con continuità, la società nerazzurra ha focalizzato la sua attenzione sull'ingaggio di un centrocampista in linea con le caratteristiche di Koné. Una figura, dunque, al momento assente in quell'Inter che il mister Cristian Chivu vuole costruire sul modello di un 3-4-2-1. 

Strategie rinnovate, quindi, coincise con aspettative disattese. Con Lookman che non ha potuto far altro - una volta constatata l'amara verità - che tornare in Italia per decidere in maniera ragionata se lasciare effettivamente Bergamo e per quale squadra compiere questo passo.