Leoni non è la priorità attuale dell'Inter: i rischi di una scelta consapevole

Leoni non è la priorità attuale dell'Inter: i rischi di una scelta consapevoleTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 01:00I fatti del giorno
di Michele Maresca

Giovanni Leoni non rappresenta, in questa fase del calciomercato estivo dell'Inter, la priorità della dirigenza nerazzurra. Con tutte le conseguenze inevitabilmente connesse a questa scelta.

Il punto di partenza è molto chiaro: l'emergere della possibilità di portare Ademola Lookman a Milano - del tutto inimmaginabile soltanto un mese fa - ha aperto nuove prospettive in casa nerazzurra. Inducendo la dirigenza meneghina a contemplare l'idea di una spesa molto importante sul fronte offensivo dopo quella che ha condotto all'ingaggio di Ange-Yoan Bonny dal Parma.

Se in precedenza si poteva immaginare di investire una cifra superiore a 30 milioni di euro per l'ingaggio di Leoni - sempre dai ducali - la decisione di utilizzare quelle risorse per Lookman ha evidentemente cambiato le strategie dei nerazzurri sul piano del mercato in entrata. Determinando una situazione, quale quella attuale, in cui l'affondo per il difensore romano potrà verificarsi solo in presenza di alcune cessioni onerose pianificate dalla dirigenza meneghina.

Il rischio, derivante dalla decisione assunta con consapevolezza dalla società interista, è quello di perdere l'occasione di mercato a causa di un attendismo forzato che potrebbe essere contrastato con successo da un investimento immediato da parte di un'altra pretendente a Leoni. Il Liverpool è l'ipotesi più pericolosa, in questo contesto, in considerazione dei margini di spesa che stanno accompagnando la campagna di mercato estiva dei Reds.

Più tempo passa - senza le cessioni pianificate - più diventa facile pensare che il tragitto verso l'acquisto di Leoni possa complicarsi oltremodo. Ne consegue una considerazione naturale: il tempo attuale è quello dell'azione. Tergiversare, in attesa di un qualcosa che potrebbe arrivare anche alla fine del mercato, potrebbe rivelarsi controproducente ai fini del risultato auspicato. Perché perdere anche Leoni, dopo essersi fatti scappare Gleison Bremer e Alessandro Buongiorno, sarebbe una realtà difficile da accettare.