Inzaghi passa col minimo sforzo (e con un bel turnover). Ma con Lautaro è un'altra squadra

Missione compiuta per Simone Inzaghi. Il tecnico dell'inter riesce a far rifiatare alcuni dei suoi titolarissimi per un tempo abbondante, a portare a casa una vittoria che dà continuità ma soprattutto che archivia il discorso qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con due turni d'anticipo. A questo punto la sfida all'ultima giornata contro la Real Sociedad a San Siro potrebbe diventare un vero e proprio spareggio per il primo posto nel girone, che abbiamo visto risultare spesso fondamentale per evitare un ottavo di ferro.
Ma non è tutto rose e fiori: la differenza tra i titolari e le riserve in alcuni frangenti si avverte eccome. Bisseck non è Pavard e nemmeno De Vrij, a centrocampo l'ingresso di Barella ha conferito una migliore dinamicità (sebbene comunque Frattesi non abbia assolutamente demeritato), ma soprattutto in attacco si è visto quanto questa squadra riesca molto a fatica a fare a meno di capitan Lautaro Martinez. L'ingresso in campo del Toro cambia completamente l'inerzia della gara: colpisce una traversa, poi con freddezza trasforma il calcio di rigore che vale la vittoria. L'argentino si conferma fondamentale, ma non sarebbe male se alle sue spalle ci fosse qualcuno in grado di non farlo rimpiangere.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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