Il giudizio sulla stagione non cambia, ma l'Inter stasera deve avere tanti rimpianti

Il giudizio sulla stagione non cambia, ma l'Inter stasera deve avere tanti rimpiantiTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 14 marzo 2024, 01:15I fatti del giorno
di Daniele Najjar

Nei momenti di grande delusione si rischia di essere frettolosi nelle analisi e di dimenticare da dove si è partiti. E' giusto dunque che l'Inter, che esce dall'Europa ai calci di rigore contro l'Atletico Madrid, non getti alle ortiche tutto quanto di buono fatto fino ad ora e che non cambino troppo i giudizi, fin qui esaltanti, riservati all'operato di Inzaghi. Ma sul volo di ritorno dalla Spagna, i nerazzurri avranno materiale sul quale rimuginare, pensando al fatto che poteva durare di più, questa avventura europea.

No, l'obiettivo non era la Champions. Ma quanti rimpianti...

Se ci guardiamo indietro, nonostante la recente finale di Champions non si poteva di certo dire che questa squadra avesse l'obbligo di arrivare in fondo anche quest'anno. Anzi, a sorprendere era stata proprionla crescita costante di quest'anno, nonostante partenze importanti in estate in sede di mercato. E' doveroso sottolinearlo, ma al termine della sfida del Metropolitano rimane l'amaro in bocca di chi sa che buttato un'occasione, per come si erano messe le cose. L'impressione è che ci sia stato tanto Atletico, ma che sia mancata in certi tratti la vera Inter, quella che se non riesce a giocare come sa, riesce però a soffrire in modo unito e convinto. Ed i tanti gol mangiati fra andata e ritorno, devono far mordere le mani alla Beneamata.

Quella reazione ai supplementari aumenta il rammarico. 

A far riflettere è il fatto che l'Inter in una partita che si preannunciava complicata fosse comunque riuscita a passare in vantaggio, fra l'altro dopo aver avuto già una grande occasione con Dumfries. E se è vero che il pari spagnolo è arrivato in modo rocambolesco, è altrettanto vero che poi l'Inter ha avuto diverse altre nitide opportunità per colpire, tutte sprecate malamente. Il finale ha visto l'Atletico Madrid prendere possesso del campo, fino al gol di Depay ed anche alla clamorosa occasione sciupata da Riquelme. L'Inter vista ai supplementari però se possibile non fa che aumentare i rimpianti: i nerazzurri sono rientrati con un piglio diverso, attaccando quasi sollevati dalla paura che avevano avuto fino a qualche minuto prima. Thuram ha sulla coscienza un paio di palloni che gridano vendetta. 

L'Atletico è forte? Sì, ma l'Inter di più.

L'Atletico è forte, soprattutto in casa? L'Inter di più, a maggior ragione per come è arrivata a questo appuntamento. I Colchoneros hanno tirato fuori qualcosa in più, hanno dato l'anima, ma i nerazzurri avevano dimostrato, per quanto fatto fino ad ora, di avere tutte le carte in regola per poter regolare i conti con Simeone. E società, giocatori ed allenatore ne erano ben consapevoli, non è un caso che in maniera quasi insolita prima della partita contro il Genoa si siano sentiti alcuni dei diretti interessati parlare anche dell'appuntamento di stasera, in controtendenza con le classiche risposte di rito del tipo: "L'avversario più importante è il prossimo", facendo invece capire che già si stava pensando a come raggiungere i quarti di Champions, traguardo tanto prestigioso quando più alla portata del previsto, dopo il risultato dell'andata. In chiusura: tre rigori sbagliati su quattro sono l'ultimo atto che grida vendetta della nera serata iberica. Sfortuna, casualità, inesperienza, poco cambia, ma per una notte Lautaro e compagni faranno fatica a prendere sonno. Ora testa all'obiettivo primario, quello della seconda stella, che se arriverà sarà un traguardo storico e da celebrare senza rimpianti. Quelli, sono riservati all'amara notte di Madrid e da quelli, bisogna trarre insegnamento per il futuro.