Benfica-Inter, la triade della sciagura: Klaassen, Asllani e un Bisseck da montagne russe

Benfica-Inter, la triade della sciagura: Klaassen, Asllani e un Bisseck da montagne russeTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 30 novembre 2023, 00:45I fatti del giorno
di Yvonne Alessandro

Scorporando quanto di buono ed auspicabile mostrato nella ripresa, il primo tempo dell'Inter contro il Benfica è stato uno spettacolo indecoroso. D'accordo, Simone Inzaghi ha prediletto un turnover massiccio contro una leonessa ferita nell'orgoglio come la squadra di Schmidt dopo l'eliminazione cocente dalla Champions League. Ma con un obiettivo, il primo posto del girone D, alla portata, il tecnico di Piacenza ha preferito comunque lasciare fuori i migliori 8 per lanciare in campo riserve e delegati degli inamovibili. Con più di qualche pensiero rivolto al Napoli. Il risultato nei primi 45 minuti s'è visto: impietoso sì, ma non per colpa di Inzaghi. Bensì per l'atteggiamento di gran parte dei giocatori mai scesi in campo dal primo minuto (come ammesso da alcuni di loro).

In particolare sono tre i volti ad essere finiti sotto la lente d'ingrandimento nell'analisi di questa gara. Uno su tutti è il più deludente, Davy Klaassen: dopo soli 140' giocati con la maglia nerazzurra, l'aspettativa minima era che portasse a casa la pagnotta. E invece oltre a far rimpiangere Mkhitaryan da quella parte, è riuscito a mettere in crisi anche il resto dei compagni di reparto e pure i difensori quando rientrava dietro, restando paradossalmente a guardare gli altri soffrire e sbattersi.

Il secondo imputato è Kristjan Asllani. Rispetto all'olandese è un classe 2002, ha compiuto sforzi e digerito rospi duri da mandar giù nella miriade di partite trascorse in panchina la scorsa stagione. Quest'anno sta guadagnando considerazione e rispetto, ma in Champions League fatica maledettamente: con la Real Sociedad si era già notato, contro il Benfica è parso chiaro a tutti. L'ex Empoli non ha ancora maturato la giusta personalità per reggere le pressioni di questi palcoscenici e l'assenza di Calhanoglu...Ça va sans dire.

Chiude la triade horror Yann Bisseck, perlomeno per quanto fatto vedere nella prima frazione. Per la tripletta di Joao Mario incassata dell'innocente Audero, il difensore tedesco ha contribuito almeno al 50% in negativo, e in ciascuna situazione. Per lettura errata, mancanza di cattiveria nei rinvii o ancora peggio leggerezza in fase di marcatura. Alle volte sconclusionato, altre sconsiderato. In comune con Asllani ovviamente la carta d'identità, che stabilisce quanto entrambi abbiano ancora margini di miglioramento. E lo si è visto anche nella reazione rabbiosa della ripresa. Ma oggi Bisseck e Asllani non sono ancora pronti a fare le veci dei leader che li precedono a questi livelli. Mentre Klaassen, se continua così...è destinato a rimanere ai margini.