Situazione Pavard. Con lui sarebbe mercato da 6. L’Inter poteva rientrare per Lukaku. Valeva la pena? Romelu ha perso tutto
Visto come è andata l’estate, i tifosi nerazzurri hanno i loro motivi per essere pessimisti sull’arrivo di Pavard. In generale poi è stato davvero il calciomercato più folle che si ricordi per quanto riguarda i colpi di scena.
Dunque finché non c’è la firma non si può essere sicuri, però l’Inter quello che doveva fare su Pavard l’ha fatto: l’offerta è buona, l’accordo con il giocatore c’è, il campo è libero da mamme intriganti e padri avidi, insomma di più era impossibile. Manca come tutti sanno che il Bayern trovi l’alternativa. Pensa anche a Kalulu, su cui girerebbe i 30 milioni che peraltro il Milan girerrebe al Porto per Taremi. Tuchel la vuole fare un po’ sudare per ripicca però sa anche che non si sputa su 30 milioni per dispetto. La situazione è ancora favorevole ma serve che il Bayern compri il rimpiazzo.
L’Inter non ha dato ultimatum, non ne è nella posizione, ma in linea di massima aspetterà fino a martedì notte. Se a quel punto il Bayern dovesse ribadire: “Signori, noi non abbiamo niente in mano”, comprensibilmente si muoverebbe su un’alternativa per avere le ultime 72 ore di tempo per imbastire una trattativa. La prima possibilità sarebbe Schuurs, che già per ambientarsi ha pensato bene di segnare a San Siro al Milan. L’Inter risparmierebbe una decina di milioni, anche se dopo i colpi di scena su Bremer l’anno scorso non è il caso di essere troppo sicuri.
Arrivasse Pavard, quello dell’Inter sarebbe un mercato sufficiente, da 6.L’Inter ha visto uscire qualcosa come 7 giocatori possibil per la titolarità: Skriniar, Lukaku, Dzeko, Brozovic, Onana, Gosens e mettiamoci anche Handanovic. E sono entrati Sensi, Frattesi, Thuram, Sommer, Carlos Augusto, Arnautovic, Sanchez (tralasciando Cuadrado e Bisseck). Dal punto di vista qualitativo l’Inter è peggiorata. Ma ha allargato il ventaglio delle opzioni. Con Pavard non sarebbe più forte dell’anno scorso ma il mercato sarebbe comunque accettabile, sempre che Sanchez accetti il suo ruolo di subalterno prezioso e non rompa gli equilibri interni.
Ovvio che rimarrà la ferita di Lukaku, che peraltro ha scompaginato tutti i piani a cascata sul resto del mercato.
A proposito: per come sta finendo, chi ha vinto alla fine?
La Roma sicuramente, tempismo perfetto da 10. La Juventus porta a casa il 6 sull’operazione: è riuscita a rovinare i piani dell’Inter come voleva Allegri, ma non a prendere Lukaku. Il Chelsea prende voto 4: ci perde economicamente, deve regalare soldi pur di sbolognarlo. Ma il voto peggiore lo prende Lukaku: 3. Alla fine in verità potrebbe essere perfetta per lui la Roma, ma se la tua intenzione è farla pagare alla squadra che non ti ha fatto partire dall’inizio in finale di Champions andando dagli acerrimi nemici, e finisci per andare alla Roma, allora hai fatto i tuoi calcoli malissimo.
A proposito, dulcis in fundo: ma era davvero finita tra Inter e Lukaku?
Forse no. Forse Romelu voleva tenere il piede in due scarpe per farsi desiderare dall’Inter, ma era ancora possibilista. Avrebbe sì dato priorità alla Juventus, ma se come è successo l’affare non si fosse materializzato, allora si sarebbe fatto convincere dall’Inter. Ma tutto ciò non è stato possibile perché l’Inter ha reagito con sdegno al tradimento, chiudendo bruscamente in una maniera che ha sorpreso anche Lukaku.
Scelta gusta? Dipende. Una grande squadra deve avere anche la grandezza di inghiottire il proprio orgoglio se è per il bene supremo della squadra. Dunque provare ancora a trattare Lukaku.
Ma è anche vero che il belga ha mancato di rispetto anche ai propri compagni, non tanto per scegliere la Juventus, ma per essersi addirittura negato al telefono e avergli detto una cosa per un’altra. E dunque provare il reinserimento nel gruppo sarebbe stato potenzialmente destabilizzante, sapendo quanto la forza del gruppo sia stata decisiva per Inzaghi.
Non sapremo come sarebbe andato in quel metaverso.
Non che, con Lukaku di mezzo, ci sia bisogno di fantasticare poi tanto per immaginare scenari impossibili.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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