In Inter-Roma Lukaku cancellato proprio da Thuram, il suo erede! Perché Dio c'è!
Questo Inter-Roma verrà ricordato a lungo non tanto per il risultato di misura a favore dei nerazzurri, ma per tutto quello che gli è girato attorno.
Il fatto che sia stato proprio Marcus Thuram, ovvero l’erede di Lukaku, a timbrare il gol decisivo in Inter-Roma, cancellando Big-Rom, potete chiamarlo come volete: coincidenza, compensazione, destino beffardo, o come la chiamo scherzosamente io, Giustizia Divina! La mia è solo una battuta e non serve alcuna predica dei tanti Padre Buozzi che bighellonano sui social: per come lo vedo io, Dio sa anche essere spiritoso, non certo quello cattivo e noioso preso andando a dottrina (cit.Luca Carboni).
E comunque, con questa partita il popolo interista ha definitivamente sepolto la Lu-La, il tandem-simbolo dello Scudetto di Conte, sostituendola con la Thu-La.
Direte che alla fine Lukaku si è sepolto da solo, toccando giusto una quindicina di palloni del tutto inoffensivi in tutta la partita, con buona pace di coloro temevano che la contestazione lo scatenasse. Accade anche a Ronaldo nel Derby dell’11 marzo 2007, quando segnò con la maglia del Milan, prima che l’Inter rimontasse e vincesse con Cruz e Ibrahimovic. Ma Lukaku non è Ronaldo, né per doti tecniche, né psicologiche.
Non era facile giocare per lui in una Roma arrivata a San Siro con il solo intento di portare via lo 0-0: Acerbi lo ha marcato faticando sicuramente meno che con Haaland a Istanbul. Non sapremo mai fino a che punto Lukaku abbia patito l’accoglienza ostile del suo ex stadio o la Roma in formazione tanto rabberciata.
Io sono felice per altro, prima di tutto perché con la partita ancora sullo 0-0 all’80°, il rischio che qualcuno potesse andare oltre la linea della civiltà c’era e invece un plauso al sold-out di San Siro che nel complesso ha mantenuto la contestazione entro limiti accettabili. Non era facile, soprattutto dopo che il GOS, il Gruppo Operativo Speciale composto da risorse di Questura e Prefettura, aveva proibito i fischietti proprio alla vigilia del match, decisione che da legalista mi ha lasciato perplesso, perché sono il primo a chiedere sanzioni quando si sbaglia ma non mi piacciono i provvedimenti preventivi, com’ è stato questo. In ogni caso, anche il pubblico nerazzurro ha vinto questa partita confermandosi popolo solo e sempre di Serie A e infatti il voto più alto per quanto mi riguarda è proprio ai 75.573 spettatori presenti a San Siro, più Lukaku, ha aggiunto qualche battutista.
Un’altra cosa che mi fa felice è il primato in classifica con il 7° clean sheet in campionato su 10 gare e la miglior difesa d’Europa nei campionati che contano: Premier League, Liga e Bundesliga.
Meglio dell’Inter in difesa, 5 gol subiti in 10 gare giocate, ha fatto solo il Nizza in Ligue1 con 4 gol subiti.
Oggi l’Inter si conferma sola in vetta con la Juve primo inseguitore e ha guadagnato punti su Napoli e Milan. Il miglior attacco del Torneo, con 25 gol fatti, non è più una notizia, come il miglior tandem d’attacco del campionato con gli 11 gol di Lautaro e i 4 di Thuram, decisivo anche in Champions col Benfica.
Insomma, c’è solo da continuare così, perché ora arrivano altri scontri diretti come quello di Bergamo con l’Atalanta e dopo la sosta di novembre quello di Torino con la Juve. Un ultimo dato sull’Atalanta: non ha ancora subito gol in casa, come l’Inter non ne ha ancora presi in trasferta.
Quindi, fate vobis!
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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