I top player dell'Inter: Barella, Bastoni e Lautaro campioni in nazionale. Bisogna puntare su di loro

È stato un anno calcisticamente fantastico per noi tifosi nerazzurri. Abbiamo aspettato 11 lunghi anni per vedere di nuovo cucito sul petto dei nostri giocatori il tricolore, stagioni difficili, sofferte che però ci hanno condotto fino a qui, fino alla gioia del numero 19.
Con questo successo non solo noi abbiamo gioito ma i nostri giocatori hanno raggiunto un livello più alto, si sono evoluti come faceva Goku in Dragon Ball (lo so passatemela ma me la sono servita su un piatto d’argento…).
Cambia lo status, è ovvio. Nessuno aveva dubbi sul fatto che gente come Lukaku, Barella, Lautaro, Bastoni, De Vrij e tutti gli altri fossero ottimi giocatori, di livello molto alto, ma conquistare un titolo così importante cambia tutto. Essere campione d’Italia pesa e molto, vuol dire non essere più degli incompiuti che aspirano a fregiarsi di un titolo, significa possedere quel titolo potendosi così laureare ufficialmente campione di qualcosa.
Quante volte avrete sentito dire di qualche giocatore che è forte ma non ha mai vinto nulla, è ricorrente nel nostro ambiente.
Possiamo dire ora che in campo nell’Inter scenderanno i campioni d’Italia, avranno lo scudetto sul petto e avranno preso parte ad un pezzo della gloriosa storia nerazzurra.
Ma c’è chi non si è voluto fermare al tricolore. Barella, Bastoni e Lautaro hanno voluto esagerare e fare le cose in grande, hanno voluto aggiungere un trofeo in più in questo, per loro e per noi, incredibile anno.
Noi italiani abbiamo ancora negli occhi e nel cuore la vittoria ai rigori contro l’Inghilterra che ci ha ricordato la rincorsa verso Grosso del 2006. Una nazionale incredibile, che in 3 anni ha collezionato record su record meritandosi tutto quello che ha conquistato, una squadra commovente con un allenatore assolutamente fantastico. Mancio se l’è meritata tutta per l’uomo che è e per il professionista vincente che conosciamo.
Ma Barella e Bastoni, la verde gioventù nerazzurra, ora sono anche campioni d’Europa oltre che d’Italia. Che anno meraviglioso per loro. Sarà bello poterli definire l’anno prossimo in telecronaca in questo modo. Ora sono entrambi ufficialmente dei top player su cui l’Inter sta costruendo il futuro.
Non si è fermato nemmeno Lautaro che ha trascinato la sua Argentina alla vittoria della Coppa America. Primo trionfo in nazionale di Messi che, guarda caso, ha sempre stimato e “corteggiato” il Toro.
Ora l’Inter si trova in casa giocatori che saranno abituati a vincere o che, perlomeno, sanno benissimo cosa vuol dire alzare un trofeo importante e che emozioni libera.
Ma queste vittorie portano anche tanta pressione. C’è da scommetterci che per giocatori di questo livello e di questo carattere queste esperienze servano solo per trovare la voglia di riviverle e non per accontentarsi di averle vissute.
Inzaghi sarà contento e soddisfatto di trovare nella sua nuova casa dei giocatori che in bacheca potranno sfoggiare l’argenteria nuova e lucida.
Queste scatto di livello porta consapevolezza, maturità e autostima, tutti sentimenti necessari per provare a replicare questi recenti e importantissimi successi.
Barella, Bastoni e Lautaro sono il simbolo della gioventù vincente nerazzurra, su di loro bisogna puntare, su di loro dobbiamo scommettere. Vincere è l’obbiettivo e se ci prendi gusto poi non ne puoi più fare a meno.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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