I primi cinque minuti

I primi cinque minutiTUTTOmercatoWEB.com
sabato 17 febbraio 2024, 23:53Editoriale
di Fabrizio Biasin

24 partite, 20 vittorie, 3 pareggi, 1 sola sconfitta, 59 gol fatti, 12 subiti, +10 punti sulla seconda in classifica a parità di partite giocate.

Respiro.

E ancora, contro la Salernitana:

26 tiri fatti, 1 solo subito (fuori dallo specchio), 2 pali, 4 gol, 18 corner a zero e potremmo continuare ma avrebbe poco senso.

Altro respiro.

L’Inter è grande, bella, luccicante e - credete a un cretino - non tanto per quello che ha dimostrato nei 90 minuti giocati a San Siro ieri, ma per quello che ha fatto nei primi 5, per l’approccio alla partita. Una gigantesca manifestazione d’intenti per un gruppo che sa quello che vuole e non ha nessuna intenzione di concedere spazio ai rimpianti.

La bellezza sul campo è solo una conseguenza di un lavoro molto più profondo fatto fuori, una sorta di lavaggio del cervello che arriva dall’alto e la cui conseguenza è aver trasmesso a ‘sti ragazzi un messaggio che è diventato “missione”: bisogna portare a casa questa benedetta Seconda Stella. 
Non badate a chi vi dice “era solo la Salernitana” perché è proprio contro squadre nettamente inferiori che si rischia di tradire eventuali mancanze e immaturità. Questa Inter, al contrario, ha le sembianze arancionissime di un caco a ottobre, è stra-matura e per niente distratta. “Dobbiamo restare concentrati anche quando dormiamo”. Dice così Simone Inzaghi al termine del match e lo fa con il veleno negli occhi, quello di chi non scorda il dolore provato due anni fa e farà di tutto per neutralizzarlo. 

Ora arriva la Champions e il livello - pensa te - si alzerà a dismisura. Non credete a chi vi parla di Atletico Madrid in crisi perché, banalmente, non ha guardato le partite della squadra di Simeone. Sono arrivate due sconfitte, è vero, ma non sono affatto mancate le prestazioni. Ecco, sì, martedì a San Siro non servirà un’Inter migliore di questa - è impossibile - ma un’Inter “come questa” certamente sì.
E allora diciamo così, non sappiamo come andrà finire il doppio confronto contro gli spagnoli, ma dopo i primi cinque minuti di ieri abbiamo almeno una certezza: questo gruppo farà tutto il possibile (e anche di più) per trasformare una stagione da subito parsa “promettente” in una stagione “indimenticabile”.

Ps. Lautaro Martinez ne ha fatti 125 in maglia nerazzurra. Lautaro Martinez è ottavo nella classifica di tutti i tempi tra i bomber nerazzurri. Lautaro Martinez è il degno capitano di una Beneamata bella come raramente è stata nel corso della sua lunghissima storia. 

E anche il solo fatto che quest’ultima frase non risulti totalmente senza senso fa capire la portata di quello a cui stiamo assistendo.