BAR ZILLO - Comunque vada, minga bun!
C'è una costante in questo mercato noia che non finisce mai, almeno per quanto riguarda la sponda del tifo nerazzurro, non tutta per carità ma una frangia neanche troppo silenziosa: va male, roba inguardabile, chiunque arrivi è già bollato, ma neanche arrivi, chiunque sia avvicinato all'Inter senza rispondere a non si capisce bene quali dettami perché i soldi quelli sono e di lì non si transige, come incapace e pippone, giusto per essere un filo diretti. Non sto a tornare a fine giugno, al ritorno di Romelu Lukaku, all'arrivo di un portiere giovane e forte ma attenti perché magari esce male, a due ventenni di cui uno sui taccuini di parecchi direttori sportivi e su cui sono pronti a scommettere la gran parte degli addetti ai lavori, ma i ventenni buoni li prendono gli altri, l'Inter mica sa fare mercato, all'ingaggio di Enrico, jolly armeno con un pedigree di primissimo livello, pagato il giusto senza strafare, senza tirare di nuovo in ballo gli ingaggi folli per un tizio che da sei mesi professava il desiderio di andarsene lontano e un ottimo attaccante troppo caro rispetto alla resa, ai numerosi infortuni, al voler essere protagonista anche quando è la carta d'identità a suggerirti un leggero passo indietro.
Vero, la dirigenza nerazzurra ha dovuto spendere e neanche poco per sciogliere i vincoli contrattuali che tenevano entrambi legati all'Inter: ma, in sostanza, la spesa è un risparmio notevole sul monte ingaggi, che andava tagliato del quindici per cento circa, punto percentuale più punto percentuale meno. Dopodiché passiamo al discorso del chi deve ancora arrivare, perché qualcuno deve essere necessariamente preso onde completare un reparto difensivo altrimenti claudicante. Nomi ne sono girati e ne girano a bizzeffe – bizzeffe non lo dicevo dal secolo scorso nel vero senso del termine – però, vuoi per un motivo vuoi per un altro, nessuno soddisfa le aspettative del popolo del cielo e della notte. In effetti, qui mi trovo d'accordo con qualche contestatore leggero, non comprendo ad esempio l'addio ad Andrea Ranocchia, costo cartellino basso e ammortamento inesistente, magari per andare a cercare, che so, Acerbi, giusto per fare un nome oggi tanto di moda, costo circa quattro milioni, ingaggio oltre due netti a stagione. Desiderata del tecnico, mi viene risposto. Ho capito, peccato che i desiderata, nelle ultime stagioni, non abbiano inciso più di tanto. Lukaku escluso.
Alla prossima.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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