Siamo seri, l'Inter deve tornare sul mercato. Qualche lampo non ti rende "fenomeno"
Siamo seri. Nessuno mette in discussione le ottime prove fatte da Diouf e Luis Henrique nel periodo "infortunio Dumfries", ma non per qualche buona corsa un gol, un assist e un dribbling, si possono definire importanti o renderli "fenomeni". Che siano buoni giocatori è fuori discussione, ma che non diano certezze o garanzie non si può negare. Un sostituto, per l'Inter, dovrebbe essere quello che quando gioca non fa rimpiangere il "titolare". Lo sono stati Zielinski e Sucic per Mkhitaryan e Bonny e Pio Esposito per Thuram, ma torno a ripetere che due buone prestazioni non possono creare giocatori da Inter, se non mediaticamente o a parole. Il campo è un'altra cosa.
Dumfries rimarrà lontano dai campi probabilmente fino al 2026 e i nerazzurri non possono più sbagliare una partita, sia in campionato che in Europa. Le partite contro le grandi squadre sono state praticamente tutte perse dai nerazzurri, fatta eccezione per la gara dell'Olimpico contro la Roma di Gasperini. Juventus, Napoli, Milan, Atletico Madrid e Liverpool in ordine, ma se non contiamo la Supercoppa e guardiamo la Serie A e la Champions League, gennaio è un mese molto impegnativo e qualcosa deve cambiare. Qualche giorno prima della fine del 2025 i nerazzurri avranno una trasferta molto ostica, Bergamo. Tra un mese verrà a farci visita il Napoli, 11 gennaio, mentre in UCL Arsenal e Borussia Dortmund le nostre avversarie.
L'olandese ci dovrebbe essere per la gara al Meazza contro il Napoli, ma da valutare quando sarà il suo rientro e il suo stato di forma. Acerbi e Calhanoglu sono da valutare, mentre tutti si aspettano di vedere il vero Thuram. Il mercato ad oggi non offre valide alternative a Dumfries, ma gli attuali cambi non valgono l'olandese. Chivu ha provato tutti, potrebbe chiedere a Zanetti, ma non si sono trovate valide soluzioni o meglio non si è trovata fiducia nei cambi. Come scritto una partita non crea una garanzia. E anche vero che acquistare tanto per fare parlare non vale la pena, ma qualcosa si deve fare.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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