San Siro, via ad un cambio epocale: cosa succede ora? I prossimi passi di Inter e Milan

Finalmente è arrivato il sì del Consiglio comunale di Milano: nella notte è arrivata la notizia della decisione di approvare la delibera che consentirà la vendita dello stadio di San Siro e delle zone limitrofe ad Inter e Milan.
Accolto dunque l'accorato appello del Presidente dell'Inter Giuseppe Marotta, unito a quello del collega rossonero Scaroni. Cosa succederà adesso?
L'intento è chiaro: il Meazza verrà abbattuto e, accanto sorgerà il nuovo impianto che Inter e Milan hanno pensato. I passaggi però non saranno immediati.
Innanzitutto la vendita dovrà essere perfezionata entro il 10 novembre: oltre tale data scatterebbe il vincolo della Sovrintendenza sul secondo anello dello stadio. Tradotto: se non sarà perfezionata la vendita entro tale data, San Siro non potrebbe più essere abbattuto.
Poi l'abbattimento non sarà immediato: San Siro continuerà a ospitare le partite dei due club, poi anche la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
L’inizio dei lavori è previsto per il 2027. Il nuovo impianto verrà costruito seguendo il progetto che sarà affidato agli studi di architettura Manica e Foster+Partners, che creeranno un nuovo impianto da 71.500 posti. Si tratta degli stessi studi che hanno realizzato Wembley nella sua nuova veste, in Inghilterra.
Ultimi ostacoli? Il possibile ricorso di chi è contario all'abbattimento del Meazza, come il Comitato "Sì Meazza" e due inchieste della Procura della Repubblica di Milano e la Procura generale presso la Corte dei Conti
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