Il messaggio di Bernardeschi: "Chapeau a chi fa coming out. Il pensiero altrui non dev'essere un problema"

Il messaggio di Bernardeschi: "Chapeau a chi fa coming out. Il pensiero altrui non dev'essere un problema"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 05:45Avversario
di Michele Maresca

"Dodici anni fa, quando avevo 20 anni, mi presentavo nello spogliatoio della Fiorentina con la gonna e me ne hanno dette e scritte di ogni tipo, anche sul giornale… Ma qual era il problema? Se a me la gonna piace, la metto. E sapete quante volte mi hanno detto che sono gay? E se lo fossi? Dove sarebbe il problema? Che problema ci sarebbe, anzi, ne andrei fiero". Parole nette, che non lasciano spazio ad alcuna interpretazione, sul valore attribuito alla libertà di scelta da parte del calciatore Federico Bernardeschi.

Proseguendo nel suo intervento al podcast BSMT di Gianluca Gazzoli, il giocatore del Bologna ha ulteriormente ribadito il concetto: "Chapeau a chi ha fatto coming out. La gente deve comprendere che in questo mondo ognuno deve essere libero di fare quel ca**o che vuole. E bisogna sempre chiedersi: il pensiero degli altri è davvero così importante nella nostra vita? Perché se io faccio soffrire mia figlia o mia moglie allora è un problema, ma ciò che la gente dice non deve e non dovrà mai essere un problema".

Poi un commento sul rapporto con Cristiano Ronaldo, con il quale ha condiviso una parte dell'esperienza alla Juventus: "Quando hai a che fare con CR7, devi sapere che si tratta di un'azienda dentro un'azienda, che è un tuo compagno di squadra ma allo stesso tempo non lo è. Non c'è paragone con gli altri, lui è lui. Se sei cosciente di questa cosa, non hai problemi. Per quanto mi riguarda, Cristiano è un uomo straordinario, una persona incredibile, di un'umiltà pazzesca. E devo dire che quando ti arrivano i complimenti da uno dei più forti della storia la prima reazione che ti viene è… wow. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui".