"Serve tempo", ma Chivu può già dimostrare di essere all'altezza. E l'Inter non è la stessa di Inzaghi

"Serve tempo", ma Chivu può già dimostrare di essere all'altezza. E l'Inter non è la stessa di InzaghiTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:00Editoriale
di Marco Lavatelli

La trasferta di Cagliari si candida ad essere insidiosa, ma l'Inter deve vincere per recuperare terreno in campionato. Un weekend che vede Juventus-Atalanta e Milan-Napoli può essere un'ottima chance per rosicchiare punti sulle dirette concorrenti per il quarto posto. L'importanza del match, probabilmente, spingerà Chivu a fare ancora una volta affidamento alle certezze. Per i nuovi serve tempo, così come ci sarà bisogno di pazienza anche con l'allenatore.

Chivu può dimostrare di essere l'allenatore giusto per questa Inter. La ricetta l'ha presentata Marotta, a cui ieri è stata conferita la Laurea magistrale Honoris Causa all'Università Bicocca: "Sono molto soddisfatto di Chivu, rappresenta delle caratteristiche professionali di alto livello, bisogna dargli il tempo di mostrarle. Ha un metodo molto moderno, valorizza tutti i giocatori. Con lui c'è grande cultura del lavoro, sono ottimista".

Come ha detto lo stesso presidente "Non si può valutare un allenatore dopo un mese e mezzo di lavoro", ma ora i risultati cominciano a pesare. Ad un mese dall'inizio ufficiale della stagione con la prima di campionato contro il Torino, Chivu ha la chance di provare a tutti di poter essere competitivo in campionato.

Una mancata vittoria a Cagliari peserebbe come un macigno: perdere altri punti in campionato può compromettere il cammino dell'Inter in questa Serie A. La stagione sta per entrare nel vivo e presto i nerazzurri si ritroveranno a giocare ogni 3-4 giorni con gli impegni di Champions League sempre più duri: in questo momento sono vietati passi falsi, perché quando in Europa cominceranno le partite contro le big sarà facile lasciare punti in campionato. 

Alla sfida di stasera, l'Inter ci arriva dopo una settimana in cui si è letto di una squadra con la "stessa faccia" di quella di Simone Inzaghi. Ma Chivu non ha nessuna 'maschera' da levarsi. Se è vero che modulo e giocatori sono gli stessi, la mano del nuovo allenatore nelle ultime due partite si è vista eccome.

La squadra si sta avvicinando - lentamente, ma lo sta facendo - all'idea di calcio del tecnico romeno, fatta di duelli individuali a tutto campo, pressing aggressivo e baricentro alto. Ormai è chiaro che non si vedranno cambiamenti clamorosi nell'Inter, ma non c'è da stupirsi: senza stravolgimenti nella rosa non possono esserci rivoluzioni in campo. La soluzione individuata da Chivu per risalire il più rapidamente possibile in campionato è di puntare sulla forza del gruppo, che deve dimostrare di avere fame di vittorie. E soprattutto di seguire con forza Chivu.