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Marotta dice tutto: Oaktree, il futuro di Ausilio, Chivu. Poi risponde al Comitato legalità

Marotta dice tutto: Oaktree, il futuro di Ausilio, Chivu. Poi risponde al Comitato legalitàTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 19:02Primo piano
di Daniele Najjar

Giuseppe Marotta, Presidente dell'Inter, ha ricevuto oggi un riconoscimento importante come la Laurea Honoris Causa. A margine del lieto evento il numero uno nerazzurro ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.

Emozionato?
"Chiaro che sì, oggi è un giorno straordinario. Un premio diverso dal solito, un riconoscimento per il percorso di vita fatto. Ringrazio a tutti i Presidenti che ho avuto in 45 anni di lavoro. A tutti i colleghi, collaboratori che ho avuto in questi anni che mi ha aiutato a crescere. Mi sento ancora umile e pronto a regalare ancora delle belle soddisfazioni all'Inter".

Ha parlato della vecchia proprietà del Varese come di 'mecenati'. Oggi i fondi come Oaktree cosa rappresentano? Sono dei mecenati anche loro o hanno sfumature nettamente diverse? Quali sono le prospettive dell'Inter in questo senso?
"Intanto assistiamo al fatto che il calcio italiano ha una identità molto precisa: 12 proprietà sono straniere. Dico: meno male. Immaginiamo se oggi Milan e Inter non avessero una proprietà straniera e riconducibile, come diceva lei, a dei fondi di investimento. Oaktree è un fondo lungimirante, che ha capito innanzitutto che deve fare investimenti nelle strutture. Quando dico strutture non mi riferisco solo allo stadio, ma alle strutture già di proprietà. Sono già stati stanziati più di 100 milioni per la Pinetina, Appiano Gentile ed Interello. Poi è un fondo che ha investito anche nei giocatori, quindi ben vengano i fondi. Oaktree è in linea con quella che è una forma di mecenatismo".

Ausilio rimarrà?
"Piero è nato nell'Inter, ha il dna dell'Inter, questo rappresenta un'identità precisa di un professionista. Che prima era giovane e ora è un professionista affermato, un valido collaboratore. Sono certo che il suo futuro non sarà lontano da Milano". 

Su Chivu: è soddisfatto del lavoro fatto fino ad ora? Chiede pazienza perché venga compreso il suo lavoro?
"Sono molto soddisfatto, non sono nella situazione di chiedere pazienza perché non si può valutare un allenatore dopo un mese e mezzo di lavoro. Fatto di quotidianità. Quando dio 'io' intendo anche il resto della dirigenza. Chivu impersonifica caratteristiche professionali di alto livello. Bisogna dare il tempo di metterle in mostra pubblicamente, diciamo così. Nel privato, nella quotidianità, ha un metodo di lavoro molto moderno, che valorizza tutti i giocatori. Fatto di grande applicazione e cultura del lavoro. Quindi sono molto ottimista".

Tornando su San Siro, si è posto il tema della trasparenza per quanto riguarda il titolare effettivo dell'Inter, soprattutto per quanto riguarda il Comitato legalità che ha sollevato delle possibili criticità. Cosa si sente di spiegare?
"Mi sento di dire, anche in vece della proprietà di Oaktree con la quale ho parlato, che Oaktree è pronto a confrontarsi con la Commissione. Cercare di fare una affermazione così, molto pesante, intravedendo dei lati oscuri in investitori che invece fanno tutto nella massima trasparenza, significa che da parte dell'Inter gli investitori si mettono a disposizione per un confronto. Nessuno vuole violare le leggi dello stato".

Per lo Scudetto chi è la favorita?
"Favorita è il Napoli, la squadra campione uscente, che ha investito di più. Questa è la squadra da battere".

Definisca Chivu in una parola.
"L'intelligenza è una caratteristica che imprime nel lavoro che fa. Parliamo di una persona molto intelligente".