Marotta: "Chivu? Soddisfatti. Oaktree lungimirante, Inter compete per vincere. Pio Esposito, San Siro e Ausilio..."

Dopo il conferimento della Laurea magistrale Honoris Causa in “Marketing e mercati globali” all'Università Milano-Bicocca, Giuseppe Marotta, Presidente e CEO dell'Inter ha parlato ai media presenti toccando tanti argomenti importanti: "Nel 2010 ho partecipato all’inaugurazione dello Juventus Stadium. Oggi quella struttura di Torino garantisce futuro al club. Milano ha bisogno di uno stadio moderno e nuovo. In questo momento siamo fuori dalle città candidate per Euro 2032. Auspico che non ci siano preclusioni, sia Inter che Milan garantiscono trasparenza".
Comitato Legalità ha sollevato alcune criticità
"Mi sento di dire che Oaktree è pronto a confrontarsi anche con la Commissione. Sono state fatte affermazioni molto pesanti che fanno intravedere dei lati oscuri sugli investitori, che invece fanno le cose con massima trasparenza. Noi ci mettiamo a disposizione per un confronto, perché nessuno vuole violare le leggi dello stato".
Su Oaktree
"E' un fondo lungimirante, che ha capito che deve fare degli investimenti nelle strutture. E quando dico strutture, non mi riferisco solo allo stadio, ma a quelle già di proprietà. Sono stati stanziati più di 100 milioni per Appiano Gentile e Interello. E' un fondo che ha fatto investimenti anche nell'acquisizione di giocatori, per cui ben vengano i fondi. Oaktree quantomeno, che è in linea, con quella che è una forma di mecenatismo".
Sul futuro di Ausilio
"Se mi sento di rassicurare sulla sua permanenza? Piero è nato nell'Inter, ha il DNA dell'Inter, quindi rappresenta un'identità precisa di un professionista affermato, un valido collaboratore, per cui sono certo che il suo futuro non sarà lontano da Milano".
Soddisfatto del lavoro di Chivu?
"Io sono molto soddisfatto. Non si può valutare un allenatore dopo un mese e mezzo di lavoro. Chivu è veramente un allenatore che impersonifica delle caratteristiche professionali di alto livello, bisogna dare il tempo di poterle mettere a disposizione pubblicamente, diciamo così. Nel privato e quindi nella quotidianità ha un metodo di lavoro molto moderno, che valorizza tutti i giocatori, fatto di grande cultura del lavoro. E quindi sono assolutamente ottimista. E' una persona molto intelligente e preparata. Di giorno in giorno migliora, mi trovo in difficoltà a esprimere una valutazione su una persona che sta facendo il suo lavoro con dignità e grande capacità".
Sulla lotta Scudetto
"La favorita è il Napoli perché è la squadra campione uscente e quella che ha investito di più, e se non di più comunque ha investito molto. E' la squadra da battere. L'Inter è un grande club e deve partecipare per competere al massimo. Partiamo per cercare di raggiungere obiettivi, in primis quello della qualificazione in Champions League che è fondamentale per la sostenibilità del club. E poi cercare di conquistare qualcosa di più importante".
Pio Esposito?
"Non dobbiamo caricarlo di grandissima pressione, è un 2005 e quindi molto giovane. Sicuramente ha tutte le caratteristiche professionali per diventare anche un campione. Il percorso è molto difficile e molto lungo. Ci sono due valori che lui deve sempre conservare nel taschino, ovvero l'umiltà e la passione che lo possono portare lontano".
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