Inter, Chivu: "Luis Henrique non va giudicato per i gol, mai pensato a Frattesi esterno"
Cristian Chivu, tecnico dell'Inter, presenta in conferenza stampa la gara di domani sera contro l'Atalanta, valida per la 17esima giornata di Serie A.
Che partita si aspetta?
"La partita con l'Atalanta è sempre stata ostica. Hanno costruito bene con Gasperini e hanno cercato di mantenere la stessa identità, hanno vinto l'Europa League. Con Palladino hanno trovato continuità nel vincere. Contro l'Atalanta non è mai semplice, per intensità, verticalità e difesa a uomo. Dobbiamo essere bravi e coraggiosi, vincendo le seconde palle e cercando di essere concreti".
Siete a posto così o dopo l'infortunio di Dumfries servono rinforzi?
"Mancano cinque o sei giorni all'apertura del mercato. Per un allenatore è difficile parlarne perché rischia di mancare di rispetto ai giocatori".
Cosa pensa della crescita di Stankovic?
"Sono felicissimo. Lo conosco da piccolo. Io, insieme al papà e al fratello, sono il suo primo tifoso. Gli ho trasmesso i valori nel calcio. Ha avuto il coraggio di tagliare il cordone ombelicale e di andare a farsi le ossa in Svizzera. Poi al Bruges, che lo voleva fortemente, è un ragazzo intelligente che capisce bene quale è la sua strada, quale la sua ambizione. Lo guardiamo con interesse, non credo che ci sia qualcuno più interista di lui, Sta avendo delle prestazioni che permette al nostro scouting di guardarlo e seguirlo. E' un prodotto del nostro vivaio, ha i colori nerazzurri nel sangue e mi piace vederlo a questi livelli".
Si può già fare un primo bilancio?
"Parlo della squadra. della società, della realtà dei fatti. Di quello che ho vissuto. Non parlo mai di me. Sono stati mesi difficili, all'inizio soprattutto. Abbiamo fatto di tutto per metterci sulla strada giusta per essere competitivi. Abbiamo lasciato alle spalle le delusioni del passato, le mancanze. Ci siamo messi in carreggiata e abbiamo cercato di aggiungere dal punto di vista tattico e mentale. Non siamo perfetti. Stiamo cercando di migliorare gli aspetti che a volte indirizzano un andamento di una stagione. Abbiamo fatto delle buone cose, delle cose meno buone. Stiamo cercando di toglierci qualche difettuccio. Tutti i giorni questa squadra vuole essere competitiva. Deve mantenere ambizione giusta".
Si sta vedendo la giusta cattiveria agonistica?
"Il campionato è lungo. Ci sono partite che indirizzano l'andamento. Per noi sono tutte importanti. Questa è la mentalità che l'Inter deve sempre avere. Mai scendere in campo pensando che sia facile. La miglior versione di ciò che abbiamo. Ci si giudica un po' troppo. Sappiamo che piccoli errori possono indirizzare una partita. Stiamo combattendo per migliorare da tutti i punti di vista, soprattutto dal punto di vista della responsabilità. Dobbiamo osare tutti i giorni".
Può essere il momento di Diouf o verrà confermato Luis Henrique a destra?
"La responsabilità dei giocatori è importante. Luis si è trovato in una realtà con pressioni altissime e ogni piccolo dettaglio viene messo sotto la lente di ingrandimento. Io in queste partite non ho visto un Luis Henrique non all'altezza, ha cercato di dare il suo contributo. Gli è mancata magari un po' di iniziativa ma dal punto di vista tattico non ha fatto meno dei suoi compagni. Denzel poi è ovvio che è un giocatore importante, l'anno scorso tra l'altro se non sbaglio ha fatto 10 gol. Ma non dobbiamo giudicare Luis Henrique in base ai gol. Ha qualità".
Esiste un problema scontri diretti?
"Dobbiamo essere più forti delle frustrazioni, di quelle che sono le ingiustizie, della percezione di come siamo visti noi fuori. Noi abbiamo solo un obiettivo. Lavorarci sodo. Questa squadra ha una sua identità chiara. Non dobbiamo andare a togliere l'ossatura di una squadra che in passato cose ne ha fatte. Non è semplice aggiungere. Lo facciamo un poco alla volta, siamo consapevoli. Stiamo lavorando con determinazione, impegno e responsabilità. Dobbiamo uscire un po' dalla zona di comfort, dalle certezze".
Frattesi esterno può diventare una soluzione?
"Non ho mai pensato a questo. Abbiamo provato esperimenti con Carlos e Diouf, che comunque può interpretare il ruolo per impatto fisico e caratteristiche che ha. Per Davide non abbiamo mai pensato a questo. Lo abbiamo provato sotto punta, poi Davide per vari motivi ha giocato meno ma non posso raccontare tutte le cose. Alcune cose non posso venire a raccontarle. Abbiamo un giocatore come Luis Henrique per ricoprire il ruolo a destra e lo sta facendo discretamente bene. Diouf quando subentra ci dà degli spunti, come saltare l'uomo e cercare la porta".
Domani Calhanoglu può tornare titolare?
"Calhanoglu ha dato continuità e sta bene ed è ha disposizione per domani".
In porta gioca Martinez?
"Pepo ha dato buoni segnali in semifinale a Ryiad. In questo mese di gennaio lo rivedremo ancora".
Cosa si porta dietro dalla Supercoppa?
"Sarei ipocrita se dicessi che siamo contenti. Negli ultimi anni giocare contro il Bologna non è mai stato semplice. Nel secondo tempo la prestazione è stata giusta, ho visto delle cose buone e dobbiamo aggiungere qualcosa. Con il bello a volte non si vincono sempre le partite. Bisogna trovare le chiavi giuste e aggiungere qualcosa in più. Io non voglio togliere, ma aggiungere".
Per ottenere qualcosa in più bisogna mettere qualcuno sulla graticola?
"In uno spogliatoio le cose si dicono in faccia. Si fa critica e autocritica. Io mi sono sempre posto come principio il rispetto dei giocatori ma questo non vuol dire che non dica le cose. Noi siamo consapevoli di quello che possiamo migliorare. Sembra semplice visto da fuori ma non lo è. Questa squadra sta lavorando sodo e ha il coraggio di mettersi in gioco. Poi è ovvio che quando non si vince non è semplice. Però abbiamo sempre cercato di mettere tutto quello che abbiamo per migliorare. Sono consapevoli di quello che manca, perché li si responsabilizza sempre per tirare fuori qualcosa in più. Si lavora sempre per migliorare e accettare i difetti. Bisogna guardarsi nello specchio è chiedersi cosa fare per uscire dalla zona di comfort. Le risposte ci sono state anche dall'inizio della stagione con il gruppo che si è compattato".
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