Zola: "Chivu mi sta sorprendendo, pagato il coraggio di Ausilio e Marotta. Per lo Scudetto..."

Zola: "Chivu mi sta sorprendendo, pagato il coraggio di Ausilio e Marotta. Per lo Scudetto..."TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 10:00News
di Alessandra Stefanelli

Lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Gianfranco Zola ha fatto le sue previsioni in chiave Scudetto: "Scudetto e Supercoppa rappresentano simboli di una grandezza che gli appartiene. E’ innegabile ed è scritto negli ultimi quindici anni, in cui Aurelio De Laurentiis ha investito in maniera possente e appropriata".

E sarà il 2026 del...?
"La più forte, anche se di poco, per me è l’Inter. Ma sono un romantico, dico Napoli per ciò che ha rappresentato nella mia vita. Il mio primogenito è nato lì e lì, non devo ricordarlo, ho ricevuto tantissimo".

Scelga gli uomini dell’anno.
"Potrei dire Antonio Conte, che ha vinto. Ma farei un torto a De Laurentiis. Potrei dire Beppe Marotta, che ha confermato di essere il numero 1, però non dovrei ignorare Cristian Chivu, una scelta del presidente nerazzurro che mi sta stupendo".

Provi a indovinare quelli del futuro.
"Complicato, dire impossibile. Pio Esposito e Scamacca sono regali per la Nazionale; Hojlund sta facendo ammattire tutti, anche quelli del Manchester United, che dopo McTominay hanno ceduto anche un attaccante del genere per le scellerate interpretazioni di Ten Haag. E poi Lautaro Martinez o Thuram. O lo stesso Chivu. O Conte che potrebbe fare la storia mettendo assieme due titoli consecutivi a Napoli".

Inter prima, oggi. Perché?
"Ha due uomini di valore altissimo in ogni ruolo che la proiettano a livello internazionale come una delle squadre più autorevoli. Ha saputo rischiare, ha voluto Chivu, ci ha creduto, e Marotta e Ausilio sono stati premiati per questa intuizione: va riconosciuto il coraggio della scelta in quei giorni complicati e anche dolorosi, i riflessi della sconfitta con il Psg, un clima un po’ così. E Chivu si sta facendo apprezzare in ogni forma: tecnica, tattica, comunicativa. Parla bene, dice cose giuste, ponderate. L’Inter è pure quella delle due finali di Champions League: arrivarci è stato un merito. Poi le ha perse ma, per dirla in semplicità, a vincere è una soltanto".