Tra Pavard e l'Inter c'è stata una rottura: l'epilogo inatteso di una storia che prometteva altro

Benjamin Pavard era approdato all'Inter carico di motivazioni e della convinzione di poter incidere nel Campionato italiano, come fatto in Bundesliga con la maglia del Bayern Monaco. L'inizio della sua avventura in nerazzurro non ha disatteso le aspettative connesse al suo inserimento nello scacchiere di Simone Inzaghi, con delle doti di leadership che si sono associate a qualità difensive mostrate con costanza e in ogni palcoscenico.
A cambiare tutto sono stati gli avvenimenti della sua seconda stagione all'Inter, con una serie di problemi fisici che hanno rappresentato il primo motivo alla base della diffusione di un nuovo orientamento della dirigenza nerazzurra riguardo la situazione del francese. A consolidare tale orientamento, tramutandolo nella convinzione di dover procedere in un modo drastico, sono stati i comportamenti lontani dal campo di Pavard. Con il culmine di tale processo descritto nei dettagli dal giornalista Orazio Accomando in un'intervista concessa a L'Interista: "Secondo me sì, si è rotto qualcosa, soprattutto durante il Mondiale per Club. Penso a quella foto insieme ad altri amici, tra cui Theo Hernandez, che lo ritrae mentre gioca a padel quando l'Inter lo aveva un po' lasciato andare per l'infortunio. Sicuramente qualcosa si era rotto, alla fine credo che l'Inter abbia fatto la scelta giusta vendendo Pavard e rimpiazzandolo con Akanji - che secondo me è anche più completo.
Capisco il sentimento degli interisti, perché hanno visto magari in Pavard un giocatore che ha rappresentato bene l'Inter, ma se vado ad analizzare in maniera lucida quello che l'Inter ha fatto, posso dire che abbia fatto la cosa giusta".
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