Report sull'Inter: i ricavi dalla Cina hanno "salvato" i conti, ponendo fine al settlement agreement
Il sito specializzato Affaritaliani.it ha pubblicato un'analisi circolata nelle scorse ore di un banker della City londinese che ha fatto da advisor a una cordata di potenziali acquirenti dell'Inter. Nel report emerge come Suning sia stata in grado di generare un flusso di entrate una-tantum da sponsor regionali pari a quasi 300 milioni di euro (circa il 27% dei ricavi), di cui 131,4 milioni sono arrivati direttamente da un contratto infragruppo Suning e 165,6 milioni da presunte "parti terze". Flussi che l'advisor definisce di "dubbia natura", e che - si legge - potrebbero essere serviti per aggirare le norme dell'UEFA sul Financial Fair Play.
Le anomalie - prosegue il report - sono legate al fatto che le società con le quali sono stati sottoscritte le sponsorizzazioni avessero ben poco a che fare con il calcio. Ma, aspetto ancor più importante, ogni contratto prevedeva un’alta commissione d’ingresso, e nonostante questo gli sponsor regionali, solo 24 mesi dopo, non sembravano preoccuparsi di trovarsi di fronte a una risoluzione improvvisa del contratto, dovendo rinunciare all’elevato investimento iniziale. Alla fine nel 2019 questi contratti sono stati cancellati e l’Inter non ha potuto rimpiazzarli, trovando un altro compratore che subentrasse per la commercializzazione degli stessi diritti.
E così, grazie a questo meccanismo, dai contratti cinesi arrivano in un colpo solo giusto giusto quei 100 milioni all’anno che servono a tenere a bada l’aumento forte dei costi, ponendo fine, nel maggio del 2019, alla sorveglianza sui conti della squadra da parte dell'UEFA, il cosiddetto "settlement agreement".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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